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Un altro 25 aprile: la divisione di un popolo continua

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E’ passato solo un anno da quando God Save the Vintage ha pubblicato il video “Partigiani rosso sangue”, un’insieme di alcuni dei fatti più oscuri del mito del “partigiano liberatore”. Un paese stravolto dalla guerra civile, un paese occupato militarmente, delle stragi commesse per ideologie politiche od anche per vendette personali. Eppure, dopo 79 anni dalla fine della guerra, ancora oggi non si è riusciti a mettere pace ad un popolo convenientemente diviso dalla partitocrazia. Dove in molte altre nazioni si commemorano i caduti di tutti i fronti, in Italia si continua a distinguere un morto rosso da un morto nero, aizzando un odio così tanto utile all’ostracismo politico ma al tempo stesso così divisorio per i nostri compatrioti. E mentre tutto va a rotoli, non ci viene data la possibilità di mettere fine ad una faida nazionale. Come risolvere il problema una volta per tutte? Accettare gli errori e gli atti di eroismo di entrambi i fronti, comprendere che siamo stati portati ad un confronto fratricida, incominciare a ragionare come popolo unito e non come marasma di colori propagandistici. Non saranno di certo farlocchi monologhi o violente ed ipocrite reazioni antifa a dissipare le divisioni. Nel mentre, oltre ad invitarvi a consigliarci nuovi argomenti per spulciare ulteriormente i tragici eventi che portarono l’Italia alla guerra civile, vi riproponiamo la visione del nostro video, che di certo non è invecchiato male.


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