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Istanza di liquidazione contro il colosso immobiliare cinese Country Garden

Presentata ad Hong Kong istanza di liquidazione coatta contro il colosso immobiliare Country Garden, specializzato nella realizzazione di vere e proprie città per la classe medio alta in Cina. Se approvata sarebbe un disastro per il settore immobiliare locale, già segnato dalla liquidazione Evergrande

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Logo Country Garden
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Mercoledì la società di sviluppo cinese Country Garden ha dichiarato che è stata presentata un’istanza di liquidazione nei suoi confronti per il mancato pagamento di un prestito di 205 milioni di dollari, offuscando le prospettive di risanamento del suo debito e minando gli sforzi di Pechino per ripristinare la fiducia nel settore immobiliare. Il termine “Liquidazione” è da interdersi più vicino al nostro termine giuridico “Fallimento”. 

Dopo la liquidazione di Evergrande, sarebbe un altro duro colpo alla credibilità del sistema finanziario cinese e al settore delle grandi società di investimento immobiliare.

Country Garden ha dichiarato in un documento regolamentare alla Borsa di Hong Kong che si opporrà “risolutamente” alla petizione, presentata da un creditore, Ever Credit Limited, un’unità di Kingboard Holdings, altra società quotata a Hong Kong dell’imprenditori Paul Cheung Kwok Wing.

L’udienza in tribunale è stata fissata per il 17 maggio. Kingboard non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento di Reuters.
Le azioni di Country Garden a Hong Kong sono scese dell’11% nel pomeriggio di mercoledì, rispetto alla perdita dell’1,3% dell’indice di riferimento Hang Seng (.HSI). Il titolo ha perso oltre il 70% del suo valore negli ultimi 12 mesi.


L’istanza probabilmente riaccenderà le preoccupazioni degli acquirenti di case e dei creditori sulla crisi del debito del settore immobiliare cinese, in un momento in cui Pechino sta cercando di aumentare la fiducia nel settore che rappresenta un quarto del PIL cinese.

Una liquidazione di Country Garden aggraverebbe la crisi del settore immobiliare, metterebbe a dura prova i suoi finanziatori onshore e potrebbe ritardare la prospettiva di una ripresa non solo del mercato immobiliare ma dell’intera economia cinese.
La petizione arriva un mese dopo che un tribunale di Hong Kong ha ordinato la liquidazione di China Evergrande Group,  il promotore immobiliare più indebitato al mondo con oltre 300 miliardi di dollari di debiti.

I prezzi delle nuove case in Cina hanno continuato a scendere a gennaio. Sebbene le città più grandi abbiano registrato una certa stabilizzazione, la tendenza al ribasso a livello nazionale è continuata nonostante gli sforzi di Pechino per rilanciare la domanda. Probabilmente lo stato cinese dovrà lavorare ulteriormente, oltre il taglio dei tassi a lungo termine, per avere dei risultati.

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La crisi immobiliare ha causato grande incertezza in Cina anche per la scarsa chiarezza del sistema di garanzie per gli acquirenti, molti dei quali hanno versato alti  anticipi, praticamente pagato l’intera unità, per poi vedere i lavori interrotti. Questo ha generato sfiducia nelle società di costruzione.

Il costruttore ha nominato KPMG e lo studio legale Sidley Austin come consulenti per esaminare la sua struttura di capitale e la sua posizione di liquidità e formulare quella che ha definito una soluzione “olistica”, bel termine di moda che, però, non vuol dire assolutamente nulla.
Lo scorso ottobre, Country Garden ha mancato il rimborso di una cedola obbligazionaria di 15 milioni di dollari e si è formato un cosiddetto gruppo di obbligazionisti ad hoc composto da creditori internazionali. Non è noto se siano state avviate trattative di ristrutturazione.
Alla fine di giugno 2023, lo sviluppatore aveva un passivo totale di 1,36 trilioni di yuan (188,9 miliardi di dollari), vicino ai suoi 1,43 trilioni di yuan di attività totali.

“Country Garden ci ha messo troppo tempo, facendo confusione con il cambio di consulenti e perdendo tempo, quindi non c’è da stupirsi che la gente perda la pazienza e preferisca liquidarli”, ha detto a Reuters un investitore di obbligazioni in dollari di Country Garden.
L’investitore non ha potuto essere identificato in quanto non autorizzato a parlare con i media.

All’inizio di quest’anno, i vertici di Country Garden hanno avvertito che il mercato immobiliare cinese sarebbe rimasto debole anche nel 2024 e che l’azienda avrebbe potuto affrontare ulteriori, “gravi” sfide.
Di recente Country Garden ha anche intensificato le cessioni delle sue attività all’estero per raccogliere fondi, vendendo il mese scorso la sua partecipazione nell’ultimo progetto australiano e mettendo in vendita un complesso residenziale nell’est di Londra.


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