Seguici su

Attualità

Inflazione area Euro in calo, ma la BCE vuole proseguire con la stretta creditizia

Pubblicato

il

Il tasso di inflazione annuo nell’area dell’euro è sceso al minimo di otto mesi dell’8,5% nel gennaio del 2023 dal 9,2% di dicembre, al di sotto delle previsioni di mercato del 9%, secondo le stime preliminari. I dati per l’inflazione in Germania non sono disponibili, poiché l’ufficio statistico del paese ha dovuto ritardare il rilascio delle proprie cifre a causa di problemi tecnici con l’elaborazione dei dati. L’inflazione è rallentata in Italia, Irlanda e Paesi Bassi, ma è aumentata in Spagna e Francia. A gennaio, i prezzi dell’energia sono aumentati a un ritmo più lento (17,2% vs 25,5%) e anche l’inflazione dei servizi è diminuita (4,2% vs 4,4%) mentre i costi sono aumentati più rapidamente per alimentari, alcol e tabacco (14,1% vs 13,8%) e non energetici beni industriali (6,9% vs 6,4%). Rispetto al mese precedente, i prezzi al consumo sono diminuiti dello 0,4%, come a dicembre, guidati da un calo dello 0,9% del costo dell’energia.

Ora l’inflazione sembra rallentare, semplicemente perché si stanno esaurendo, o stanno riducendo il peso, le cause esterne energetiche che l’hanno causata. Ora la BCE ha pare orientata ad applicare ancora almeno due aumenti dei tassi di interesse che i paesi nordici, Olanda i testa, vorrebbero dell’ordine complessivo del punto percentuale. Vedendo l’andamento dell’inflazione potremmo pensare che si tratti di una variazione eccessiva, che rischia di accentuare un trend già innescato, ma il massimalismo monetario pare non avere limiti.

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento