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Regno Unito: Meccanismo di trasmissione della politica monetaria (di Valerio Franceschini)

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La politica monetaria funziona in gran parte attraverso la sua influenza sul complesso della domanda ed ha un effetto diretto sul trend della capacità di offerta. Nel lungo periodo, la politica monetaria determina il livello generale dei prezzi.

Un modo equivalente di dire la stessa cosa è dire che, nel lungo periodo, la politica monetaria riesca a determinare il valore della moneta – i movimenti nel livello generale dei prezzi indicano come cambia il potere d’acquisto della moneta nel tempo. L’inflazione, in questo senso, è un fenomeno di politica monetaria.

I cambiamenti di politica monetaria hanno effetto sulla economia reale nel breve e medio termine. E, sebbene la politica monetaria sia la determinante dominante del livello dei prezzi nel lungo periodo, esistono molte altre potenziali influenze sul livello dei prezzi a orizzonti più brevi.

Esistono diversi collegamenti nella catena di causalità che va dai cambiamenti di politica monetaria agli effetti finali sul economia.

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Fig. 1: Meccanismo di trasmissione della politica monetaria

Fonte: The Monetary Policy Commitee, Bank of England

Una banca centrale deriva il potere di determinare uno specifico tasso di interesse sui mercati monetari all’ingrosso dal fatto che possiede il monopolio nella fornitura della moneta high-powered che è anche conosciuta come base monetaria.

Il sistema operativo interno della Banca d’Inghilterra è simile a quello di molte altre banche centrali, anche se i dettagli istituzionali sono leggermente diversi.

Il punto chiave è che la Banca sceglie il prezzo al quale prestare soldi alle istituzioni del settore privato.

Nel Regno Unito la Banca presta denaro prevalentemente attraverso la vendita di gilt e pronti contro termine (repo) alla scadenza di due settimane.

L’effetto quantitativo di una variazione del tasso ufficiale sugli altri tassi di interesse e sui mercati finanziari in generale dipende dalla misura in cui il cambiamento di politica è stato anticipato e di come il cambiamento influisce su aspettative di politica futura.

Un cambiamento del tasso ufficiale è immediatamente trasmesso ai tassi del mercato monetario a breve, oltre che agli strumenti del mercato monetario di maturità diversa (come ad esempio i tassi sui contratti di pronti contro termine di scadenze oltre le due settimane) e ad altri tassi a breve termine, come ad esempio quello dei depositi interbancari. Ma i tassi non possono muoversi sempre dell‟esatto ammontare della variazione del tasso ufficiale.

Subito dopo la variazione del tasso del tasso ufficiale(di solito lo stesso giorno), le banche aggiustano i tassi sui prestiti standard (tasso base), di solito tramite l’esatto importo del cambiamento di politica. Questo influisce rapidamente il sui tassi di interesse che le banche percepiscono dai loro clienti per prestiti a tasso variabile, compresi gli scoperti.

I tassi per i mutui a tasso variabile possono anche essere modificati, anche se questo è non è automatico e può essere ritardato.

Anche i tassi corrisposti ai risparmiatori cambiano, al fine di preservare il margine tra tassi di deposito e tassi di prestito.

Questo margine può variare nel tempo, a seconda, ad esempio, delle mutate condizioni di concorrenza nel mercati coinvolti, ma normalmente non cambia in risposta solo a cambiamenti di policy.

Anche se un cambiamento del tasso ufficiale impatta in modo inequivocabile su altri tassi a breve termine nella stessa direzione (anche se alcuni si aggiustano lentamente),l’impatto sui tassi di interesse nel lungo termine può essere in senso opposto. Un aumento del tasso ufficiale potrebbe, ad esempio, generare un’aspettativa di bassi tassi di interesse futuri, in quel caso i tassi a lungo termine potrebbero cadere in risposta ad un rialzo dei tassi ufficiali.

Le variazioni del tasso ufficiale colpiscono anche il valore di mercato dei titoli, come azioni e obbligazioni.

Il prezzo delle obbligazioni è inversamente proporzionale al tasso di interesse lungo termine, quindi un aumento a lungo termine dei tassi di interesse abbassa i prezzi delle obbligazioni, e viceversa per un calo dei tassi a lungo termine.

Ceteris paribus (in particolare per aspettative di inflazione), a tassi di interesse a lungo termine più elevati corrispondono prezzi dei titoli inferiori, questo perché i rendimenti futuri sono scontati ad un fattore più alto. Variazioni dei tassi di interesse legate a manovre di politica monetaria possono influire sul tasso di cambio ovvero il prezzo relativo della moneta nazionale rispetto a quella estera.

L’impatto preciso sul tasso di cambio di un cambiamento di tasso ufficiale è incerto, in quanto dipende dalle aspettative nazionali ed estere sui tassi di interesse e di inflazione, che possono essere a loro volta colpite da un cambiamento di politica.

Tuttavia, ceteris paribus, un aumento inatteso del tasso ufficiale determina probabilmente un immediato apprezzamento della valuta nazionale nei mercati dei cambi, e viceversa per un simile cambiamento in discesa.

L’apprezzamento del tasso di cambio deriva dal fatto che i più alti tassi di interesse interni, proporzionalmente agli interessi su equivalenti attività in valuta estera , rendono le attività in sterline più attraenti per gli investitori internazionali.

Il tasso di cambio dovrebbe passare ad un livello in cui gli investitori si aspettano un deprezzamento futuro abbastanza grande per renderli indifferenti tra detenzione di attività sterlina e in valuta estera. Variazioni dei tassi di cambio portano a cambiamenti nei prezzi relativi di merci e servizi nazionali ed esteri, e almeno per un mentre, alcune di queste variazioni di prezzo possono impiegare molto tempo per trasmettersi sull’ economia reale, e anche di più di influenzare i flussi di spesa.

Valerio Franceschini


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