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“Napoleon” di Ridley Scott è DELUDENTE

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Misogino, tossico, mammone, tiranno; questo è quello che il nuovo film di Ridley Scott e di David Scarpa cerca di far passare allo spettatore. Napoleone Bonaparte, imperatore dei francesi, rinomato stratega e abile politico, viene fatto passare per un incapace, quasi come se fosse giunto al rango imperiale quasi per caso. Esasperante nella sua relazione con Giuseppina, rendendolo di fatto il classico partner tossico che la propaganda WOKE cerca di propinarci giorno e notte, cambierà durante la pellicola persino scelte militari in base alle situazioni scaturite dal matrimonio. Niente di più falso.

Napoleone, le volte in cui è stato portato al cinema | Wired Italia

Salvandosi solo la fotografia, il resto è una sequela di modifiche storiche imbarazzanti, dove le battaglie sono proposte in maniera quasi fantasiosa. Pochi particolari si salvano, dimostrando di fatto che l’occasione di proporre un film di ineccepibile qualità artistica e storica gli è scivolata dalle mani quando è stato deciso di proporre Napoleone non in base alle sue imprese, ma quasi in base alla propaganda britannica dell’epoca che lo paragonava al mostro, l’orco venuto dalla Corsica. Eppure il Bonaparte, con i suoi pregi ed i suoi difetti, fu colui che promulgò il “Codice Napoleonico”, invero una serie di regolamentazioni politiche e sociali che ancora oggi fanno parte delle moderne costituzioni europee. La stessa Francia tutt’oggi la utilizza per intero, difendendo gli ideali della proprietà privata, dell’uguaglianza e della libertà.

Codice di Napoleone il Grande per Regno d'Italia (rist. anast. Firenze, 1806) : Amazon.it: Libri

E’ anche vero che Napoleone dominò la propaganda ed attuò talvolta politiche di dubbia qualità morale. Ma se il caro sceneggiatore Scarpa voleva proprio accentuare il lato “tirannico” del fu imperatore, avrebbe potuto aprire un libro di storia e scovare certi particolari, sfruttandoli. Non stravolgere l’intera epopea napoleonica, tagliuzzandola persino all’inverosimile, pur di osteggiarlo. Ma in ogni caso, se volete sentire più nel dettaglio i particolari raccapriccianti che perseguitano la pellicola, vi invitiamo a guardare la recensione di God Save the Vintage qui in basso, con spoiler, per farvi un’idea di quanto abbiano perso l’occasione di fare un ottimo film.


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