Holzman della BCE: siamo sempre pronti ad aumentare i tassi ancora

Robert Holzman è il governatore della Banca centrale austriaca e membro del consiglio dei governatori della BCE. In un momento in cui l’economia europa segna forti difficiltà, con gli indici previsionali che mostrano recessione, l’economia dell’Area Euro praticamente in stagnazione e il PIL a prezzi costanti è addirittura in calo dovremmo occuparci di crescita, o meglio di questo dovrebbe occuparsi una banca centrale “Normale”. Del resto il PIl a prezzi costanti è perfino in calo…

In questa situazione bisognerebbe, se non parlare di stimoli, almento arrestare la politica restrittiva della BCE prima che i tassi nell’economia reale crescano troppo e inizi una vera e propria recessione. Del resto l’inflazione si è praticamente esaurita, con un tasso annuo al 2,9% , ma uno mensile al 0,1% nell’Area Euro

Ma queste non sono le preoccupazioni di Holzman che ieri, in una sua intervista, ha affermato quanto segue:

• Si dichiara di essere fra coloro che sono attenti all’inflazione e fra quelli che sono sempre pronti ad aumentare i tassi;
• “Non sono realmente preoccupato per le prospettive di crescita perché nonostante gli aumenti dei tassi abbiamo ancora la stagflazione”. La stagflazione è la situazione peggiore per l’economia, dove NON si cresce, si è in recessione, ma con l’inflazione. Non è preoccupato perché intanto lui il posto di lavoro ce l’ha? Non è chiaro;
• “Potrebbe andare molto, molto peggio, ma  siamo abbastanza in forma”, certo “potrebbe andare peggio, potrebbe piovere”, come diceva Igor in un noto film. Oppure potremmo essere tutti economicamente morti;
• “Non aspettatevi una riduzione degli interessi a breve.poi avverrà ma per il momento non la vedo”. Arriverà, quando sarà troppo tardi;
• “Dobbiamo restare vigili” , si perché l’inflazione ti coglie all’improvviso, mica dopo 8 anni di stimoli che non l’hanno sollevata, e solo quando un super stimolo è stato accompagnato da un lockdown economico totale.

Se questi sono i pensieri del consiglio dei governatori della BCE non c’è nessuna speranza di crescita per l’area euro, ma solo di successive politiche restrittive, fino a che non salterà tutto in modo defintivo.