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Wuhan: il comune fa nomi e cognomi dei debitori per riuscire a fare cassa

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L’autorità finanziaria di Wuhan, la città della Cina centrale in cui è stato rilevato per la prima volta il coronavirus, ha invitato pubblicamente centinaia di aziende a ripagare i debiti nei confronti del governo e lo ha fatto in modo pubblico e clamoroso

L’Ufficio municipale delle finanze di Wuhan ha pubblicato venerdì un elenco di 259 entità, tra cui alcune imprese statali, con il dettaglio dei loro debiti in sospeso a dicembre 2018. In questo modo ha reso pubblica una situazione poco conosciuta all’estero: anche in Cina chi può se ne infischia dei debiti. 

Secondo l’elenco, pubblicato dallo Yangtze River Daily, i debiti ammontavano a circa 300 milioni di yuan (42,4 milioni di dollari) e variavano da 10.000 yuan a oltre 23 milioni di yuan. Ecco una foto dell’articolo:


L’insolita azione pubblica del Bureau arriva mentre le amministrazioni locali sono alle prese con una crescente sofferenza finanziaria, in parte indotta dal costo dei controlli zero-Covid negli ultimi tre anni. A Wuhan, le entrate municipali sono diminuite dell’8,5% su base annua nel primo trimestre, secondo i dati diffusi dall’autorità finanziaria della città.

Tra i debitori presenti nella lista dell’ufficio figurano imprese statali e private, istituti di ricerca e uffici finanziari distrettuali della città. Insomma non si è guardato in faccia a nessuno nello stilare la lista, che il proprietario fosse privato o pubblico.
In cima alla lista c’è una casa automobilistica con un debito di 23,54 milioni di yuan, seguita da un’azienda con un debito di 20 milioni di yuan e da un’altra che deve ancora rimborsare 15 milioni di yuan.

Secondo l’ufficio, la Uni-President Enterprises Corporation, un’importante azienda di produzione alimentare, aveva un debito di 10 milioni di yuan. Anche gli uffici pubblici  finanziari distrettuali della città devono importi che vanno da 500.000 yuan a 12,52 milioni di yuan, con l’ufficio del distretto di Jiangxia che deve l’importo più alto.

Il regolatore delle finanze municipali è responsabile della gestione delle entrate finanziarie, delle spese e della supervisione della città.
Ha pubblicato l’elenco insieme alla società statale Wuhan Yangtze River Asset Management, a cui è stata affidata la gestione del recupero crediri.
In una dichiarazione pubblicata sul giornale, il regolatore finanziario e la società di gestione patrimoniale hanno affermato di aver utilizzato vari modi per notificare ai debitori gli importi dovuti e riscuotere i pagamenti, ma “i debitori e i garanti menzionati di seguito non hanno ancora pagato i loro debiti all’ufficio comunale delle finanze”.

La crescita cinese sembra non avere lo slancio che ci si attende dopo la fine delle restrizioni Covid e le municipalità hanno fame di fondi necessari a investimenti ed iniziative utili alla crescita economica dei propri distretti. Quindi si va a caccia dei debito, e lo si fa con qualsiasi mezzo.

 


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