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USA: riprendono a crescere i prezzi immobiliari. A questo punto la FED taglierà i tassi?

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Sono stati pubblicati dati sui valori immobiliari USA e questo viene a mostrare un trend inaspettato. L’indice S&P CoreLogic Case-Shiller dei prezzi delle case nelle 20 città degli Stati Uniti ha registrato un’impennata del 4,9% su base annua nell’ottobre 2023, segnando l’aumento più consistente dal novembre 2022 e allineandosi alle aspettative del mercato, dato che la scarsità di case disponibili in vendita ha spinto i prezzi delle case verso l’alto.

Inoltre, l’allentamento dei tassi ipotecari e la Federal Reserve che segnala una posizione leggermente più accomodante possono potenzialmente alimentare un ulteriore apprezzamento nei prossimi mesi. Detroit ha mantenuto la sua posizione di mercato in più rapida crescita per il secondo mese consecutivo, vantando un aumento annuale dell’8,1%, seguita da San Diego (7,2%) e New York (7,1%). Su base mensile, l’indice composito delle 20 città ha registrato un aumento dello 0,1%..

Ecco il grafico a breve termine

E una visione con orizzonte temporare di 25 anni:,,

L’indice Case Shiller indica le indicazioni dei prezzi immobiliari nelle singole città americane in modo piuttosto preciso, in quanto rileva i prezzi della stessa casa nelle successive rivendite. Quindi, essendo la base di rilevazione la stessa, la valutazione è estremamente precisa. Ovviamente è un sistema ottimale solo sul mercato USA dove le vendite immobiliari sono frequenti, soprattutto nelle aree urbane.

Se vogliamo invece mostrare il valore mediano degli immobili ci aiuta la Fed di St Louis:

 

Il valore medialo di una casa USA è poco meno di tre volte quello del 2000, e anche se siamo al di sotto dei valori del 2022, dopo una secca caduta, questa si è arrestata.

In realtà i prezzi non si sono mossi in modo omogeneo negli USA e ci sono città che hanno visto un calo molto sensibile dei prezzi immobiliari:

  1. San Francisco Bay Area: -11.7% (su  maggio 2022)
  2. Seattle: -10.9% (su maggio 2022)
  3. Portland:  -5.8% (su maggio 2022)
  4. Las Vegas: -5.3% (su luglio 2022)
  5. Denver:  -5.2% (su maggio 2022)
  6. Phoenix:  -5.1% su giugno 2022)
  7. Dallas: -4.4% ( su giugno 2022)
  8. San Diego: -2.1% (su maggio 2022)
  9. Los Angeles: -0.8% (su maggio 2022)

Si tratta di città i cui valori erano molto cresciuti nella bolla del 2o20-22.

Ora la grande domanda è: visto che i mercati immobiliari tengono e la disoccupazione per ora non cresce, perché la FED dovrebbe abbassare i tassi? Non ne ha nessun motivo. Gli USA non sono l’Europa…

 

 


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