Seguici su

Attualità

UK, USA e Australia testano sciami di droni guidati dalla AI

Pubblicato

il

L’esercito britannico ha condotto la prima esercitazione militare uttilizzando uno sciame di droni guidati all’intelligenza artificiale (AI) in collaborazione con Stati Uniti e Australia.

L’esercitazione trilaterale, svoltasi presso l’aeroporto di Upavon, nel sud-ovest dell’Inghilterra, faceva parte del programma AUKUS Advanced Capabilities Pillar, volto a sviluppare e testare tecnologie all’avanguardia per rafforzare le capacità dell’alleanza tripartita.

Secondo il Defence Science and Technology Laboratory (DSTL) del Regno Unito, lo sciame di droni ha rilevato e tracciato obiettivi militari “in un ambiente rappresentativo della realtà e in tempo reale”.

L’evento ha permesso ai tre Paesi di condividere modelli di intelligenza artificiale per garantire la compatibilità con i sistemi aerei senza pilota (UAS) partecipanti.

Tra le piattaforme impiegate nell’esercitazione c’erano gli UAS Blue Bear Ghost e CT-220, il carro armato Challenger 2, il veicolo blindato Warrior e il veicolo terrestre senza equipaggio Viking.

Drone Blue Bear

“Questa esercitazione dimostra il vantaggio militare delle capacità avanzate di AUKUS, in quanto lavoriamo in coalizione per identificare, tracciare e contrastare potenziali avversari da una distanza maggiore e con maggiore velocità”, ha dichiarato il vice capo di Stato Maggiore della Difesa del Regno Unito Rob Magowan.

Vantaggi operativi

Il DSTL ha spiegato che la necessità di sistemi abilitati all’intelligenza artificiale è aumentata con la rapida evoluzione dell’ambiente strategico.

Secondo quanto riferito, l’autonomia e l’IA trasformeranno il modo in cui opera la difesa e l’adattamento di queste tecnologie al ritmo giusto può aiutare gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Australia a mantenere i vantaggi operativi sul campo di battaglia.

La recente sperimentazione è considerata un passo fondamentale per consentire all’AUKUS di accedere alla migliore IA, ridurre la duplicazione degli sforzi e garantire l’interoperabilità.

“L’accelerazione dei progressi tecnologici fornirà i vantaggi operativi necessari per sconfiggere le minacce attuali e future in tutto lo spazio di battaglia”, ha sottolineato Magowan.

“Siamo impegnati a collaborare con i partner per garantire il raggiungimento di questo obiettivo, promuovendo al contempo lo sviluppo e l’impiego responsabile dell’IA”.

Un problema etico? Dipende

L’utilizzo della AI in questo caso appare semplicemente strumentale alla guida di un complesso sciame di droni, quindi la decisione strategica è comunque in mano all’uomo. La AI aiuta solo a coordinare i movimenti di una pluralità di droni, che altrimenti necessiterebbero di molti operatori addestrati e coordinati, ma la decisione di chi e cosa attaccare è sempre in mano all’uomo.

Però quanto tempo passerà prima che la decisione di attaccare venga lasciata direttamente alla AI?

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento