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Trump stravince anche le primarie nel Michigan, con quasi 40 punti di vantaggio

Trump vince le primarie nel Michigan con un vantaggio stratosferico su Nikki Haley. Sono primarie solo parziali, perché unaa parte dei delegati sarà eletta a marzo. Nonostante la cocente sconfitta l’ex ambasciatrice non molla

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Donald Trump
Donald Trump

L’ex presidente Donald Trump ha vinto le primarie presidenziali repubblicane del Michigan martedì, consolidando il suo considerevole vantaggio sull’unica sfidante rimasta, Nikki Haley.

Trump è stato dichiarato vincitore alle 21:01 dal Decision Desk HQ, un minuto dopo la chiusura dei seggi. Con il 28% dei voti totali, Trump ha ottenuto il 66,9% e Haley il 28,1%.

Trump ha ora vinto tutte le elezioni per la nomination presidenziale repubblicana con margini significativi in vista del Super Tuesday del 5 marzo, quando si deciderà il 36% dei delegati repubblicani. Come previsto, il presidente Joe Biden ha vinto facilmente le primarie dei democratici.

All’inizio delle primarie, Trump aveva un vantaggio di 56,9 punti percentuali (78,7%-21,8%) sulla Haley secondo la media dei sondaggi di FiveThirtyEight, non lontano dal vantaggio di 59,9 punti (76,5%-16,6%) a livello nazionale sull’ex governatore della Carolina del Sud e ambasciatore delle Nazioni Unite.

Prima della chiusura dei seggi, la funzionaria della campagna di Haley, Olivia Perez-Cubas, ha fissato una soglia bassa per il successo, dicendo a NBC News che se avesse ottenuto solo il 10% dei voti, avrebbe segnalato che c’è un “appetito per l’alternativa a Trump all’interno del GOP”. 

La campagna di Haley ha anche sostenuto che Trump ha fatto anni di campagna elettorale in Michigan e che Haley ha “lavorato” solo per due giorni nello stato, ha riferito NBC News. La Haley si è avvicinata di più a Trump nel processo di nomination repubblicana con 11,1 punti percentuali nel New Hampshire. Sabato ha perso il suo stato natale, il South Carolina, di 20,3 punti. Nonostante il mancato vantaggio su Trump, Haley ha dichiarato di voler rimanere in gara almeno fino al Super Tuesday. Non si capice bene la finalità della mossa, a parte attrarre elettori democratici che pensano di poter sabotare Trump votando lei.

Martedì erano in gioco solo 16 dei 55 delegati repubblicani del Michigan. I democratici, che controllano il governo dello stato, hanno anticipato le primarie presidenziali del Michigan – di solito si tengono il secondo martedì di marzo – per adeguarsi al nuovo calendario del Comitato Nazionale Democratico. Le regole stabilite dal Comitato Nazionale Repubblicano (RNC) impediscono agli Stati di tenere primarie e caucus prima del 1° marzo.

Per evitare di essere privati dei delegati dal RNC, i repubblicani del Michigan hanno adottato un sistema ibrido in cui 16 sono stati assegnati martedì e i restanti 39 saranno assegnati sabato durante un caucus alla convention del GOP statale. Un pasticcio voluto dai democratici, ma questa votazione indica come finirà quella successiva a marzo.

Il Michigan è considerato uno stato chiave nella corsa di Trump verso un altro mandato alla Casa Bianca. L’ex presidente ha vinto lo stato nel 2016 con 10.704 voti contro Hillary Clinton, ma ha perso con 154.188 voti contro Biden nel 2020.


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