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Renzi ed il Ministro Tontolo

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Abbiamo fuso 2 pezzi di Paolo Cardena’ di Vincitori e Vinti (che trovate QUI e QUI)

 

IL MINISTRO TONTOLO

 
Seguitemi nel ragionamento. Nulla di complesso.
  

L’azienda A, italiana che opera in Italia, offre lavoro a 10 persone. Ad un certo punto della sua attività, siccome il governo italiano ha bisogno di quattrini, gli impone il 70-80% di tasse e la condanna a morte certa. Visto che le ragioni della sopravvivenza prevalgono sempre sugli impulsi della morte, il signor Rossi, titolare dell’azienda che esiste da molte generazioni, dopo tante notti insonni, un bel mattino, si alza e,con animo afflitto, decide di licenziare tutti i suoi collaboratori e trasferire all’estero la sua azienda, poiché, in quel luogo, oltre ad avere condizioni decisamente migliori per svolgere la sua attività, ottiene anche il rispetto in quanto imprende generando ricchezza,  offrendo slancio al benessere collettivo.

 
Quindi, l’azienda chiude in Italia e riapre in Svizzera.
Risultato: dieci persone disoccupate in Italia che, nei prossimi anni, dovranno essere sussidiate dagli altri contribuenti rimasti in Italia. Quindi, aggravio di spese per lo stato italiano, minori consumi, calo della domanda interna, minori entrate tributarie ed aumento del debito. Perché non si hanno più introiti (che prima si avevano) per mandare avanti la macchina statale.
Sorge il problema. Ma siccome al governo ci sono tutti volponi, allora possiamo stare tranquilli.
Infatti, ecco arrivare la soluzione.

 

Un bel mattino Tontolo, che è ministro del governo, dopo una notte insonne passata a pensare e ripensare, prende e si alza esclamando: “Cazzo! E’ proprio vero che la notte porta consigli. Ho avuto un’idea geniale! Sai che faccio? Anziché occuparmi di quei morti di fame di imprenditori italiani che crepano e delocalizzano e per di più brutti, sporchi ed evasori, pianifico una bella campagna di incentivi a carico dei contribuenti rimasti, e così attraggo aziende estere che vorranno investire in Italia”.

 

L’indomani c’è il consiglio dei ministri.
 
 Infatti Tontolo porta l’idea al CdM e tutti gli altri tontoli, che siedono attorno al tavolo insieme a lui, salutano l’idea con grande entusiasmo, plaudendo ed esultando.

Perché, è chiaro: l’idea che ha partorito la mente illuminata di Tontolo, secondo loro, potrà consentire di avere salva la poltrona per qualche tempo in più.

Nel frattempo, il sig. Rossi, titolare dell’azienda A, prima italiana ma ora delocalizzata in Svizzera, siccome in quel luogo è stato accolto da eroe per quello che ha dovuto patire in Italia in molti anni di impresa, ha deciso di trasferire anche la sua famiglia in Svizzera. Quindi, l’eroe, oltre ad aver lasciato sul lastrico i suoi dieci collaboratori italiani e le loro famiglie, da qui in poi, spenderà in Svizzera anche il suo reddito. Stessa cosa farà la sua famiglia. 

 

Risultato: il Pil della Svizzera aumenta, quello dell’Italia cala ulteriormente, e con esso calano anche le entrate tributarie.

 

Ma nessun problema. A raddrizzare le sorti dell’Italia ci pensa Tontolo e i suoi colleghi.
Quindi che succede? Succede che il governo vera il pacchetto di incentivi e il dott. Tontolo, insieme al suo Premier, girano il mondo (sempre a spese dei contribuenti italiani rimasti) per pubblicizzare il pacchetto di incentivi e far conoscere al mondo dell’imprenditoria in cosa consistono.
Un bel giorno Tontolo, rientrato dal Road Show, riceve una telefona.

 

E’ Alonzo: un tizio spagnolo che, essendo stato travolto dalla crisi spagnola e avendo terra bruciata in quel luogo, decide di cogliere al volo l’offerta del governo Italiano, trasferendosi in Italia e aprendo  un’impresa.

 

Siccome, in Spagna, Alonzo è stato furbo, ha anche qualche risparmio per poter iniziare la nuova attività in Italia.
Quindi si trasferisce e apre un’impresa assumendo 10 persone: lo stesso numero che aveva licenziato Il Sig. Rossi qualche mese prima.
Per Tontolo è un grande successo: arrivano capitali esteri, la disoccupazione diminuisce, ripartono i consumi e lo stato può incassare più tasse. Per gli italioti il Sig. Rossi è una merdaccia, mentre Tontolo è l’eroe nazionale. Tant’è che lo vorrebbero addirittura Presidente della Repubblica e premier ad interim. Tontolo è addirittura entrato nei sogni erotici delle donne italiote e lo vorrebbero a letto in ogni istante del giorno.
Ma c’è un problema che non viene considerato da Tontolo. Siccome è parecchio illuminato, egli crede che, la fiscalità di favore riservata per qualche anno ad Alonzo, abbia consentito di riassorbire la disoccupazione creata da quella merdaccia di Rossi. Quindi, egli ritiene che la ricchezza prodotta ora in Italia sia uguale alla ricchezza che produceva il Sig. Rossi con i suoi 10 collaboratori.
Questo non è vero! E non è vero per il semplice  fatto che Alonzo, siccome non si fida dell’Italia, contrariamente al Sig. Rossi che si fida della Svizzera, ha lasciato la sua famiglia in Spagna. Quindi, gli utili che produce in Italia vengono trasferiti in Spagna per essere spesi lì dalla sua Famiglia.
Risultato: Minore crescita in Italia, maggiore crescita in Spagna, aumento degli squilibri tra i due paesi. 

Sebbene Tontolo pensi di aver risolto il problema, presto si accorge che c’è qualcosa che non va e che i conti non tornano. Le entrate tributarie non riescono a coprire le spese e decide di aumentare le tasse. Rompe il patto con Alonzo e le aumenta anche a Lui.

Un giorno Alonzo si sveglia incazzato, e si accorge che l’Italia non è troppo diversa dalla sua Spagna. Allora decide di ritornarsene là,  dove era venuto. Ma non prima di aver fatto bottino. Allora ordina grandi quantitativi di merci da fornitori italiani, li rivende sottocosto, non paga i fornitori, i collaboratori, non paga le tasse e se ne ritorna in Spagna lasciando Tontolo con il cerino in mano.
 
RISULTATO IN SVIZZERA: Rossi fa grandi affari, offre lavoro a 10 persone, consuma il suo reddito in Svizzera e vive come un Re, contribuendo alla ricchezza di quel luogo e allo slancio sociale delle persone che vivono in Svizzera con lui.

RISULTATO IN ITALIA: Un’impresa in meno, fornitori di Alonzo prossimi al fallimento perché non sono stati pagati, 10 disoccupati in pianta stabile, calo dei consumi, calo del gettito tributario, taglio ai costi dei servizi sociali sempre più scadenti, esplosione di debito e poi bancarotta

E Tontolo? Tontolo ancora ministro.

 

ACCADE QUANDO SI IGNORA, O QUANDO SI E’ IN MALAFEDE

 

Parole e musica del Presidente del Consiglio, in visita a Pechino:

Renzi in Cina: Investire all’estero non è delocalizzare

Dobbiamo anche fare gioco di squadra per attirare investimenti

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Pechino, (TMNews) – Matteo Renzi dalla Cina ha spiegato ai giornalisti il senso della sua visita in Asia in particolare dal punto di vista economico e degli investimenti, quelli esteri in Italia e quelli dell’Italia all’estero: “Tanti dicono chi va all’estero porta via posti di lavoro in Italia. Non è così: come abbiamo visto in Vietnam, la la Piaggio è ancora aperta a Pontedera è perché ha avuto la possibilità di investire in Vietnam. Tante aziende che qui vengono a investire non stanno delocalizzando, sta internazionalizzando per avere la possibilità di riportare denaro in Italia. Dall’altro lato, gli investimenti cinesi in Italia sono ancora pochi”. “L’Italia guarda al futuro con la determinazione di chi sa che in Cina tanti vorrebbero i nostri prodotti, tocca all’Italia smettere di dividersi e fare gioco di squadra. Se la visita è andata bene lo sapremo nei prossimi mesi guardando gli indici di ricchezza e naturalmente di posti di lavoro”, ha concluso il presidente del Consiglio.
Qui  trovate il video.
Ci ricorda vagamente la storia del Ministro Tontolo

 

 


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