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Crisi

Recessione: crolla la domanda di prestiti nell’area euro a livelli visti sono nelle crisi profonde

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Dopo gli indicatori PMI previsionali oggi abbiamo una corferma molto forte di quanto stiamo realmente entrando in una recessione economica forte, che non si vedeva da tempo e che, visti gli errori clamorosi in politica economica ed energetica che vengono compiuti di Europa, rischia di portare a un cambiamento epocale nella struttura economica interna e nei suoi rapporti di forza con l’economia mondiale.

Oggi la BCE ha diffuso i dati sulla domanda di credito al sistema bancario e i risultati sono da far accapponare la pelle.

Iniziamo con le aziende: nel secondo trimestre del 2023, questo valore è sceso ai minimi storici dall’inizio dell’indagine nel 2003. Il calo netto è stato ancora una volta sostanzialmente più forte di quanto previsto dalle banche nel trimestre precedente, come potete vedere dal seguente grafico

L’aumento dei tassi d’interesse e il minor fabbisogno di finanziamento per gli investimenti fissi per un mercato congelato, sono stati i principali motori della riduzione della domanda di prestiti. Per il terzo trimestre del 2023 le banche prevedono un ulteriore calo netto della domanda di prestiti alle imprese, anche se molto più contenuto rispetto al secondo trimestre. Anche le banche dell’area dell’euro hanno registrato un forte calo netto. Il disastro non è finito, anzi continua.

Anche i mutui per i privati sono stati in calo questo trismestre, ma, per lo meno, meno di quanto non fossero nel periodo precedente, come potete vedere

I tassi di interesse più elevati, l’indebolimento delle prospettive del mercato immobiliare e la bassa fiducia dei consumatori hanno tutti contribuito negativamente alla domanda di prestiti per l’acquisto di abitazioni, ma questo si farà presto sentire fortemente sui prezzi

Quindi abbiamo i prestiti al consumo.  Anche in questo caso abbiamo un calo, molto meno sensibile però anche per la natura stessa di questi prestiti che sono, normalmente, meno importanti rispetto ai mutui.

Anche in questo caso però il credito richiesto cala, e siamo a livelli comunque bassi, tipici di quandi vi era la crisi del debito sovrano nell’area euro.

A cosa è dovuta questa forte caduta nella doamnda di credito? I fattori sono tre:

  • un peggioramento nelle condizioni di concessione del credito da parte delle banche, elemento confermato dalla BCE;
  • un peggioramento delle prospettive economiche complessive, che disincentiva le aziende e i privati dall’investire o prendere dei prestiti;
  • un aumento del costo del denaro a debito, legato alle politiche monetarie della BCE.

Quello a cui stiamo assistendo è la recessione economica che si sta preparando davanti ai nostri occhi e che si prepara a esplodere in modo definitivo. La forza sarà notevole perché il calo della domanda è a livelli che si sono visti sono nei momenti di maggior crisi, come, ad esempio, durante la crisi del debito o quella del 2009. La BCE dopodomani probabilmente aumenterà i suoi tassi di interesse, gettando ulteriore benzina su una situazione già compromessa.

 

 

 


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