Quale paese è più fragile di fronte ai disastri naturali?

Secondo il World Risk Index 2022, la Turchia sta raggiungendo solo un punteggio mediocre per la resistenza ai disastri. Il paese che è stato devastato da forti terremoti con migliaia di vittime questa settimana è attestato da una vulnerabilità “elevata” nell’ultimo rapporto pubblicato dall’Istituto per il diritto internazionale della pace e dei conflitti armati presso l’Università della Ruhr di Bochum, in Germania.

Come riporta Katharina Buchholz di Statista, il punteggio di vulnerabilità è ulteriormente suddiviso in tre categorie: disuguaglianza sociale e mancanza di sviluppo, stabilità politica insufficiente, assistenza sanitaria e infrastrutture, nonché mancanza di progressi.

Soprattutto nella seconda categoria, la Turchia è stata valutata come avente una vulnerabilità “molto elevata” ai disastri naturali.

Mercoledì, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha riconosciuto che ci sono stati alcuni ritardi nella risposta iniziale del paese al terremoto. Le nazioni che come la Turchia subiscono molti terremoti, ad esempio Cina, Giappone, Stati Uniti o Iran, sono tutte classificate come altamente esposte a disastri naturali dal World Risk Index. Manca l’Italia in questa classifica, ma tanto noi non riusciamo neppure a ricostruire Amatrice.

La Siria è etichettata come a rischio “alto” di catastrofe naturale. Mentre le nazioni sviluppate Giappone e Stati Uniti ottengono il punteggio più basso in termini di vulnerabilità, anche la Cina è considerata relativamente ben preparata. La vulnerabilità complessiva della Turchia, tuttavia, si attesta a 29,58 punti, più grave di quella dell’Iran (27,34 punti). Questo nonostante il fatto che il paese sia molto più avanti dell’Iran nell’indice di sviluppo umano. Altre nazioni con un rischio di disastro molto elevato che sono meno sviluppate ma considerate meglio preparate rispetto alla Turchia includono Nicaragua, Bolivia, Vietnam, Messico e Honduras.

La vulnerabilità dell’Indonesia, dell’India e delle Filippine ha ricevuto valutazioni peggiori di quella della Turchia. La Siria – classificata tra il 25% dei paesi meno sviluppati al mondo – è stata classificata come avente una vulnerabilità “molto elevata” ovunque.