Seguici su

Attualità

Per quanto l’economia finanziaria può distaccarsi da quella reale?

Pubblicato

il

Una interessante intervista del “Dottor Doom” , Nouriel Roubini, pone in luce una difficoltà che in   americana è di fronte a tutti,  ed anche in  Europa dovrebbe iniziare a preoccuparci, anche se  la maggior copertura tramite le assicurazioni sociali permette di avere un effetto meno immediato. Però il problema è comune, e mostra che non può esserci una ricchezza finanziaria  stabile senza una ricchezza reale stabile.

Prima di tutto vediamo che il numero dei disoccupati negli USA, dopo essere precipitato con la fine del closedown ufficiale, si è stabilizzato si, ma ad un livello molto più elevato di quanto fosse prima:

I verbali della Federal Reserve sulla riunione di luglio hanno evidenziato dubbi sulla ripresa a “V”, dimostrando che la rapida ripresa del mercato del lavoro osservata a maggio e giugno sarebbe  probabilmente rallentata. Citando lo stratega globale di Rabobank Michael Every: “Naturalmente, la Fed ha convenuto che il virus sta pesando pesantemente sull’economia: è una sorta di sorpresa? Apparentemente, lo è stata…”.

Sicuramente è stata una sorpresa per molti i a Wall Street, tutta gente che non si è resa conto della distruzione del mercato del lavoro e della chiusura a frotte di piccole aziende, proprio quelle che creano il lavoro stesso, e che, sinceramente, se ne fregano, almeno per adesso. Il Cannone monetario della Fed ha iniettato migliaia di miliardi di dollari nei mercati economici per rigonfiare i prezzi delle attività e distrarre tutti dal peggior crollo economico dalla Grande Depressione negli anni ’30.

Il partito di Wall Street, guidato dalla liquidità tramite le banche centrali, ha rigonfiato le attività finanziarie fino a farle sanguinare dal naso mentre il mercato del lavoro implode.

In questo grafico abbiamo  tre curve: la ricchezza finanziaria (Bond + azioni) , la partecipazione della popolazione alla forza lavoro (quindi sono esclusi sia i disoccupati sia gli scoraggiati, gli studenti ed i pensionati) e quindi l’iniezione di liquidità a livello globale. Appare chiaro che questa sia andata SOLO a vantaggio di Wall Street e della ricchezza finanziaria, quindi abbia reso ancora più ricco chi ricco già era. Se ad avvantaggiarsene fossero tutte le società dei listini borsisitici, comprese le piccole e quelle di produzione, magari una certa ricaduta economica positiva potrebbe esserci. Però vediamo se è così:

Prendiamo  l’indice SP500: se nel suo complesso è salito del 2%, in realtà le 5 più capitalizzate (ed APPLE capitalizza più del PIL Italiano) (Apple, FB, Microsoft Alphabet e Amazon) sono cresciute del 35% , mentre il resto dell’indice è calato del 5%. Non solo la liquidità della FED si è concentrata nella ricchezza finanziaria, ma anche in questa è mirata solo ad un pugno di società speculative,  e non ha nessuna ricaduta nell’economia reale.

Come nota Roubini, cosa può NON andare storto.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito