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Analisi e studi

Otto trend nell’energia per il 2024

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Il 2024 è pieno di incertezze: la Russia potrebbe sconfiggere l’Ucraina, Potremmo vedere una nuova cirisi energetica. Potrebbero nascere rivoluzioni impreviste e sconvolgimenti istituzionali. Però alcune innovazioni e tendenze potrebbero anche rivoluzionare il mondo dell’energia. Coin Oilprice analizziamo ora alcuni dei più probabili o dei più particolari eventi nel settore energetico che potrebbero esplodere nel 2024.

  • NUCLEARE – Aumenta la domanda di reattori su scala di rete da parte di fornitori stranieri in grado di svolgere il lavoro a costi inferiori, per un semplice motivo: sono più economici, punto e basta. Se devi passare al nucleare, perché farlo in modo più costoso? Quindi per il 2024 le aziende energetiche si affideranno a produttori consolidati.  Il mercato sarà dominato da tre operatori: Rosatom (Russia), KEPCO e aziende associate (Corea del Sud) e Westinghouse  con ilreattore AP 1000 (Canada). Non ci saranno nuovi ordini dagli Stati Uniti, almeno per un altro anno, a meno che non vengano aumentati i sussidi federali.
  • USO DEI COMBUSTIBILI FOSSILI – A livello globale, l’uso dei combustibili fossili, compreso il carbone, continua ad aumentare. Il 2024 è l’anno in cui le compagnie petrolifere e del gas sembrano avere la meglio. Il gas sarà sempre più considerato l’alternativa più pulita (cioè con minori emissioni di CO2) al carbone per le centrali elettriche, anche negli Stati Uniti. La crescita del GNL non è chiara, in parte a causa dei limiti di stoccaggio e di rifornimento. Una società di servizi ha notato che ci vorrebbe un mese per riempire lo stoccaggio dopo un solo giorno invernale di freddo fuori stagione.
  • REGOLAMENTAZIONI –  Negli Stati Uniti, qualsiasi sia il partito prevalente in uno stato, è improbabile che il regime normativo prevalente cambi radicalmente. Ma negli Stati in cui i partiti politici sono più equilibrati, come il Wisconsin, un cambio di governatore potrebbe significare un cambiamento del personale addetto alla regolamentazione e un drastico cambio di politica. Le aziende elettriche che sono state autorizzate a costruire nuovi impianti di generazione a combustibile fossile da regolatori repubblicani favorevoli potrebbero essere esposte a un grande rischio di stranded asset da parte di persone nominate da democratici meno simpatici e con un’agenda più orientata al clima. In Europa ci saranno invece le elezioni e il cambiamento di guida potrebbe portare a delle interessanti modifiche a livello normativo.
  • CLIMA – Questo è l’anno in cui abbandoneremo ufficialmente gli obiettivi climatici, perché sempre più consapevoli della loro irraggiungibilità. Vedi il punto 2. Inoltre, uno dei due principali partiti politici degli Stati Uniti sostiene che il cambiamento climatico sia una bufala, con l’obiettivo di neutralizzare le relative agenzie amministrative. Come idea popolare, la negazione dei peggiori impatti del cambiamento climatico si rafforzerà, non si indebolirà.
  • RINNOVABILI SOTTERRANEE – Due sviluppi cambiano il concetto di rinnovabili: gli sviluppi nella trivellazione geotermica e la conferma della presenza di giacimenti commercialmente validi di idrogeno rinnovabile nel sottosuolo. Scavare potrebbe diventare il mantra anche degli ambientalisti. La quantità di energia che potrebbe essere prodotta renderebbe questi sviluppi dei veri e propri cambiamenti.
  • RETI E RISORSE DIFFUSE – A causa dei colli di bottiglia e delle code di oltre 5 anni per l’accesso alla rete, insieme alla limitata costruzione di nuove trasmissioni, gli sviluppatori di risorse si concentrano sulle risorse distribuite che servono il carico locale. Ne beneficiano sia le fonti rinnovabili che gli SMR.
  • IDROGENO – L’elemento più leggero del mondo sostituisce i reattori modulari di piccole dimensioni (SMR) come l’idea più pubblicizzata, ma diventiamo più realistici riguardo ai suoi utilizzi industriali. In ogni caso, si veda il punto 5, nel qual caso il clamore è più che giustificato.
  • NAZIONALIZZAZIONE DELLE UTILITIES — Il pubblico vota a favore dell’acquisizione delle utenze private. Negli USA certi stati, come il Maine, vanno verso questa soluzione, In Europa EDF è tronata pubblica, ma è possibile che vedremo un maggior intervento del pubblico nelle società energetiche strategiche.

 


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