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Oggi Guglielmo Marconi lanciava il primo segnale radio oltre l’Atlantico

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Guglielmo Marconi oggi realizzava uno dei propri esperimenti più importanti: la prima trasmissione transatlantica, fra St John, nell’isola canadese di Terranova, e Puldhu, in Cornovaglia. Il primo segnale radio transatlantico era ovviamente ancora in segnale morse e consisteva di solo tre punti, corrispondenti alla lettera “S” dell’alfabeto Morse. La trasmissione dovette rimbalzare nella ionosfera per poter giungere a destinazione, un altro effetto scoperto dallo stesso Marconi.

Premio Nobel per la fisica nel 1909 Marconi è il quasi dimenticato padre delle radio comunicazioni e uno dei più importanti studiosi del XX secolo delle onde elettromagnetiche. La sua grande capacità fu quella di tradurre in pratica, in strumenti utili, le scoperte proprie e del suo tempo. Nel 1898 effettua le prime comunicazione fra nave e terra, dallo Yacht reale inglese. Nel 1909 uno dei primi apparati radio installato sul transatlantico statunitense Republic lancia il primo messaggio di emergenza dopo una collisione in mare, portando al salvataggio di 1700 tra equipaggio e passeggeri. Famoso è il caso d’uso delle radiocomunicazioni nell’affondamento del Titanic, dove le richieste di aiuto furono ignorate da una nave vicina solo perché il radio operatore era fuori servizio. Tra l’altro Marconi avrebbe dovuto prendere parte al viaggio inaugurale con la famiglia, ma impegni lo avevano trattenuto negli USA, dove si recò ad accogliere e aiutare i naufraghi.  Comunque dal 1907 esisteva la prima compagnia di radio comunicazioni internazionali, da lui fondata.

La nave Elettra

Nel 1914 si arruolò volontario nell’esercito, venendo promosso capitano enl 1915, ma svolse il servizio sempre integrato nella Marina e prestò servizio nel suo Istituto Radiotelegrafico, venendo promosso nuovamente a fine guerra. Nel 1920 inaugurò la prima trasmissione radio pubblica dallo stabilimento Marconi nel Regno Unito, ma il suo apporto alla tecnologia non si fermò a questo punto, Negli anni 20 partecipò alla nascita dei sistemi di radioguida, con gli esperimenti tramite radiofaro effettuati sul suo yacht Elettra e di radiocomando a distanza. L’ultimo suo apporto, nel 1933, furono i primi esperimenti di individuazione radar effettuati tramite l’identificazione, nei dintorni di Roma, di auto che si muovevano nella campagna riflettendo le onde radio. L’effetto fu dimostrato di fronte ai comandi militari che, però, non  ne compresero le implicazioni, ma i suoi esperimenti portarono alle famose voci secondo cui Marconi avrebbe realizzato un “Raggio della morte”, poi messo da parte per volere del Papa.

Quindi oggi ricordiamo un grande italiano e un grande scienziato, ora quasi dimenticato.

 

 

 


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