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Occhio a come avete messo le vostre telecamere di sorveglianza: potreste essere fuori legge

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Telecamere private, un occhio indiscreto senza orecchie attente. Il Garante per la protezione dei dati personali, nel suo provvedimento n. 477 del 12/10/2023, ha dato un’occhiata alle telecamere che si divertono ad affacciarsi sugli ingressi delle abitazioni. Una sorta di Big Brother casalingo, ma con una regola importante: niente audio diretto, nessuna registrazione di suoni. La notizia si concentra su una donna che ha pensato bene di installare una telecamera con vista panoramica su un parco giochi e una piazza di fronte a casa sua e se questo comportamento sia o meno legittimo. A quanto pare no, e questo creerà dei problemi a molti.

Le telecamere private Si, potete mettere la vostra telecamera all’ingresso di casa, ma con moderazione, per favore. Niente registrazioni audio dirette, quindi niente segreti rivelati accidentalmente dai vostri vicini di casa. Se volete spiare il mondo esterno, dovrete farlo senza sentire cosa dicono le persone. Un po’ come guardare un film muto, ma con il vostro ingresso di casa come protagonista. Questo mette fuori legge molte innocue telecamere che riprendono anche i rumori di fondo.

Il caso della donna vigilante La nuova normativa nasce in risposta a una donna che ha interpretato il concetto di “sicurezza domestica” in modo un po’ troppo libero. Ha collocato la sua telecamera in modo tale da abbracciare non solo il suo regno interno, ma anche la pubblica piazza e il parco giochi. La sua giustificazione? Paura di minacce non specificate. Peccato che il garante

Il provvedimento Ora, tutti coloro che hanno un occhio elettronico nella propria dimora devono assicurarsi che le loro riprese rispettino il copione del Garante. Ecco un applauso per coloro che rischiano di violare queste nuove normative. Secondo il provvedimento, sembra che sia permesso installare telecamere domestiche senza troppe complicazioni, a patto che il loro sguardo rimanga concentrato solo sulle proprie quattro mura. Potete anche oscurare quelle parti non necessarie, come una versione hi-tech di censura visiva. E, naturalmente, nessuna registrazione delle conversazioni. La vostra telecamera non è interessata ai pettegolezzi del vicinato.

Attenzione al legittimo interesse Il Garante, con il suo stile unico, ha sottolineato che solo in caso di pericoli reali, dimostrando un “legittimo interesse”, si può estendere lo sguardo della telecamera anche oltre il giardino di casa. Ma attenzione, devono esserci prove concrete, come denunce, minacce o furti. Quindi, se pensate che il vostro orto abbia bisogno di essere sotto sorveglianza continua, preparatevi a presentare un dossier dettagliato. Ah, e forse sarebbe meglio informare tutti con un bel cartello sulla vostra passione per la videosorveglianza. In ogni caso, per evitare brutte sorprese sotto forma di sanzioni, è meglio che privati e condomini si diano da fare con il metro a nastro e si assicurino di rimanere nei limiti del “personale” quando decidono di diventare registi delle loro abitazioni.


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