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Nuovi legami commerciali: la Cina si espande nella Penisola Arabica con le tecnologie nucleari.

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La Emirates Nuclear Energy Corporation ha firmato tre accordi con la China National Nuclear Corporation  durante una visita in Cina di una delegazione commerciale. 

Un accordo con il Nuclear Power Operations Research Institute si concentrerà sulla possibile collaborazione tra le due parti nelle operazioni e nella manutenzione dell’energia nucleare. Un secondo accordo firmato con la China National Nuclear Corporation Overseas si concentrerà sulla cooperazione nel campo dei reattori ad alta temperatura raffreddati a gas. Il terzo accordo con la China Nuclear Energy Industry Corporation si concentrerà su una possibile collaborazione nella fornitura di combustibile nucleare e negli investimenti.

L’amministratore delegato dell’ENEC, Mohamed Al Hammadi, ha incontrato alti funzionari delle organizzazioni, che hanno presentato i loro piani aziendali per discutere le opportunità di una futura collaborazione.

Durante la visita, Al Hammadi, che è diventato presidente dell’Associazione mondiale degli operatori nucleari (WANO) nell’ottobre 2022, ha incontrato il personale senior della sede WANO di Shanghai per conoscere i team presenti e ricevere aggiornamenti sulle loro ultime attività.

Gli Emirati sono passati nell’era nucleare

L’unità 3 dell’impianto nucleare Barakah di Abu Dhabi ha iniziato le operazioni commerciali a febbraio. Si tratta della terza unità consegnata in tre anni consecutivi, in grado di generare fino a 4.200 megawatt di capacità elettrica pulita per la rete.

Impianto nucleare di Barakah, Emirati Arabi Uniti

Barakah è la prima centrale nucleare del mondo arabo e, una volta pienamente operativa, fornirà circa il 25% del fabbisogno elettrico degli EAU.  Solo una delle quattro unità previste deve ancora entrare in funzione.

Questo impianto è stato progettato e realizzato con l’assistenza della KEPCO, la società energetica della Corea del Sud, avanzata nel campo nucleare, ma appare chiaro che gli >Emirati sono anche interessati a collaborare con altri complessi industriali in grado di fornire questo tipo di tecnologie.

La Cina ha 56 impianti nucleari in funzione e altre 20 unità sono in costruzione. Recentemente ha annunciato un programma di investimenti di 440 miliardi di dollari per la costruzione di altri 150 reattori nei prossimi 15 anni, al fine di incrementare la sicurezza e la sostenibilità energetica del Paese.

Il dottor Sultan Al Jaber, presidente designato del vertice della Cop28, ha visitato la Cina il mese scorso e ha affermato che essa rappresenta un modello forte di come un Paese possa continuare a crescere affrontando contemporaneamente la transizione energetica verde. Comunque questi ultimi rapporti fra Paesi del Golfo e Cina sono anche figli del commercio petrolifero che lega strettamente Pechino ai paesi produttori di petrolio.

 


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