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L’ultimo progetto per il gas liquefatto russo non potrà iniziare a inviare gas prima di marzo, a casua delle sanzioni USA

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Il più recente progetto russo legato all’esportazione di GNL, gas naturale liquefatto, Arctic 2 LNG sviluppato da Novatek, non sarà in grado di iniziare le spedizioni prima di marzo perché sta ancora aspettando almeno una nave cisterna rompighiaccio che si trova ancora in Corea del Sud, ha riferito giovedì il quotidiano russo Kommersant.

Secondo le prime indicazioni, Arctic 2 LNG del principale produttore ed esportatore russo di GNL, Novatek, potrebbe iniziare a spedire i primi carichi ai clienti questo mese. Le sanzioni statunitensi, tuttavia, stanno bloccando l’avvio del progetto e ne stanno rallentando l’avanzamento in quanto gli acquirenti si rifiutano di accettare i carichi, secondo quanto riferito da fonti anonime che hanno parlato con Kommersant.

Il primo carico dipenderà da quando la prima nave rompighiaccio Arc7 del cantiere sudcoreano Hanwha Ocean arriverà al sito russo di GNL nella penisola di Gydan, hanno detto a Kommersant le fonti a conoscenza della situazione. La petroliera si trova ancora in Corea e anche se iniziasse ora il suo viaggio verso la Russia, ci vorrebbe un mese per raggiungere la destinazione, hanno aggiunto le fonti. Nel Mar Artico non si può spedire prima della tarda primavera senza navi rimpighiaccio.

Le sanzioni statunitensi su Arctic LNG 2 hanno sconvolto i piani di Novatek per l’avvio della produzione e le tempistiche di esportazione.

A novembre, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha designato la società a responsabilità limitata ARCTIC LNG 2, l’operatore del progetto Arctic LNG 2, come parte di ulteriori sanzioni contro la Russia “per colpire ulteriormente individui ed entità associati allo sforzo bellico della Russia e ad altre attività maligne”.
Questo ha portato alcuni azionisti di minoranza del progetto, tra cui la francese TotalEnergies, a dichiarare la forza maggiore sulle future consegne.

Novatek detiene una partecipazione del 60% in Arctic LNG 2. Gli altri azionisti includono la cinese CNOOC e la China National Petroleum Corporation (CNPC), TotalEnergies e le aziende giapponesi Mitsui Group e Jogmec.

Le potenziali cancellazioni dei contratti per la costruzione delle navi cisterna rompighiaccio e le sanzioni statunitensi su Arctic LNG 2 potrebbero ostacolare i piani della Russia per incrementare le vendite di GNL ora che la sua rotta di gasdotti verso l’Europa è in gran parte interrotta.

 


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