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La BCE finalmente si preoccupa dello spread. Troppo poco

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Oggi finalmente la signora Lagarde e il Board della BCE hanno trovato il tempo di riunirsi, in emergenza, e di almeno parlare del problema del “Frazionamento dell’Euro”, cioè del progressivo distacco nei rendimenti dei titoli di stato dei vari paesi UE, che è prodromo alla rottura dell’Area Euro. Anche perché , parliamoci chiaro, nessuna delle possibili “Riforme” proposte per la UE è neppure lontanamente in grado di portare qualsiasi sollievo ai bilanci dei paesi più deboli, Italia in testa. Che ha detto la BCE ? Eccovi la traduzione del comunicato al termine della riunione:

Oggi il Consiglio direttivo si è riunito per uno scambio di opinioni sull’attuale situazione di mercato. Dopo l’avvio del processo graduale di normalizzazione della politica monetaria nel dicembre 2021, il Consiglio direttivo si è impegnato ad agire contro i rischi di frammentazione che si stanno ripresentando. La pandemia ha lasciato vulnerabilità durature nell’economia dell’area dell’euro che stanno effettivamente contribuendo a una trasmissione disomogenea della normalizzazione della nostra politica monetaria tra le varie giurisdizioni.

Sulla base di questa valutazione, il Consiglio direttivo ha deciso che applicherà la flessibilità nel reinvestimento dei rimborsi in scadenza nel portafoglio PEPP, al fine di preservare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, condizione essenziale affinché la BCE possa adempiere al suo mandato di stabilità dei prezzi. Inoltre, il Consiglio direttivo ha deciso di incaricare i comitati competenti dell’Eurosistema, insieme ai servizi della BCE, di accelerare il completamento della progettazione di un nuovo strumento anti-frammentazione da sottoporre all’esame del Consiglio direttivo.

Una dichiarazione che è un mix di simpatici wishful thinking, visioni benevoli e di velleità, tra l’altro pericolose. Il mercato sta credendo alla BCE con un’ammirabile moderazione. Infatti il rendimento dei BTP è calato, ma solo il giusto per scendere sotto il 4%, e appare in crescita.

Quindi il mercato è un po’ scettico. Dobbiamo dargli torto? Noi vediamo due punti deboli nella risposta della BCE:

  • prima di tutto per ora si incarica il comitato di studiare lo strumento per… praticamente si è rimasti in una posizione estremamente vaga ed imprecisa su come voglia, eventualmente, intervenire la BCE;
  • in secondo luogo si fornisce un pericoloso limite all’intervento della BCE, che viene a corrispondere al reinvestimento del rendimento dei titoli acquistati con il PEPP, il cui capitale ammonta a 1700 miliardi. La cifra non è notevole, e soprattutto è comunque LIMITATA e dare un limite alla dimensione degli strumenti monetari è estremamente pericoloso, anzi è quasi un invito agli speculatori.

Vedremo la reale efficacia dello strumento nei prossimi giorni. Mi permetto di essere scettico: se pensano di fermare la speculazione con qualche decina di miliardi di Euro di acquisti? Illusi.

 

 


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