L’India si accorda con la Russia per la fornitura di reattori nucleari per le proprie centrali

L’India ha dichiarato martedì di aver firmato accordi con la Russia per le future unità del progetto nucleare di Kudankulam, nello stato meridionale del Tamil Nadu.

Il ministro degli Esteri Subrahmanyam Jaishankar, in visita in Russia, dovrebbe avere un colloquio con il suo omologo russo Sergei Lavrov mercoledì. I due ministri intendono discutere dei legami bilaterali, dei conflitti in Ucraina e a Gaza e di questioni relative a gruppi come i BRICS.

“Oggi, alla presenza del vice primo ministro Denis Manturov, abbiamo firmato alcuni importanti accordi relativi alle future unità del progetto nucleare Kudankulam”, ha dichiarato Jaishankar durante un incontro con la comunità indiana a Mosca martedì.

La centrale nucleare di Kudankulam, la più grande dell’India, è stata costruita nel Tamil Nadu con l’assistenza tecnica della Russia. La costruzione è iniziata nel marzo 2002. Da febbraio 2016, la prima unità di potenza della centrale nucleare di Kudankulam funziona costantemente alla sua capacità progettuale di 1.000 MW. La costruzione è stata particolarmente lunga per l’opposizione dei pescatori locali.

Secondo i media statali russi, l’impianto dovrebbe entrare in funzione a pieno regime nel 2027 con un totale di 6 unità VVER 1000 di costruzione russa. Si tratta di reattori nucleari ad acqua pressurizzata molto testati, i cui modelli più vecchi sono in servizio da 35 anni. Ogni reattore ha la capacità di produrre energia per 1 GW.

Nuova Delhi e Mosca hanno intrattenuto stretti rapporti per decenni e l’India si è rifiutata di condannare la Russia per la guerra con l’Ucraina, ma non ha neppure appoggiato l’invasione.

L’India ha deciso di non utilizzare il gas naturale fra le sue fonti energetiche e punta su nucleare, anche con reattori di costruzione nazionale e sul carbone.