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L’India annulla contratto con Turchia, rafforza legami con Grecia: Stop al Kashmir, via libera a BrahMos?

L’India prende sempre più una posizione strategica globale,, si stacca dalla Turchia, che appoggia il Pakistan sul Kashmir. Invece prende contatto con la Grecia, sia per motivi commerciali, sia strategici

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Dopo aver preso posizione nel conflitto tra Armenia e Azerbaigian, New Delhi ha nuovamente chiarito che nel conflitto nel Mar Egeo tra Turchia e Grecia, si schiera con quest’ultima.

In mezzo ai rapporti stretti della Turchia con il Pakistan sulla questione del Kashmir, New Delhi ha annullato il contratto con un’azienda turca coinvolta in un progetto di costruzione navale in India, anche se ha ospitato il Capo dello Stato Maggiore della Difesa Nazionale ellenica in una base di caccia.

I legami tra India e Turchia hanno toccato il minimo storico a causa dell’incapacità della Turchia di svincolarsi dai propri legami con il Pakistan sulla questione del Kashmir. Dall’abrogazione dell’Articolo 370 nel 2019 nel Jammu e Kashmir, la Turchia non si è lasciata sfuggire alcuna opportunità di sollevare la questione in un forum internazionale.

Il governo indiano ha risposto stringendo rapporti con i leader di Armenia, Cipro e Grecia, tutti e tre i Paesi con cui la Turchia è coinvolta in dispute. Nel 2019, il Primo Ministro indiano Narendra Modi avrebbe dovuto visitare la Turchia e l’Arabia Saudita. Ma la visita in Turchia è stata cancellata e il Primo Ministro ha visitato solo l’Arabia Saudita, inviando un messaggio ad Ankara sulle preferenze diplomatiche dell’India.

Nell’ultimo colpo inferto alla Turchia, l’indiana Hindustan Shipyard Limited (HSL) ha rescisso tutti gli accordi con le aziende turche per la costruzione della flotta di cinque navi di supporto per la Marina indiana. HSL eseguirà la costruzione per conto proprio, senza l’assistenza dell’industria turca.

Il progetto, il cui costo è stimato tra 1,5 e 2 miliardi di dollari, prevedeva inizialmente il trasferimento di tecnologia da Anadolu Shipyard, parte del consorzio turco TAIS, con cui HSL aveva firmato un accordo di collaborazione tecnica nel 2020.

Il taglio dell’acciaio per le prime cinque navi di supporto alla flotta si è tenuto presso l’HSL di Visakhapatnam il 10 aprile, alla presenza del Segretario della Difesa Giridhar Aramane e di altri alti funzionari della Marina indiana. La Marina indiana ha firmato un contratto con la HSL per l’acquisizione di cinque navi di supporto alla flotta nell’agosto 2023. La consegna delle navi alla Marina è prevista per il 2027.

Le FSV, lunghe 230 metri, avranno un dislocamento di 45.000 tonnellate. Sono navi rifornimento di flotta, quindi cisterne-magazzini galleggianti, ma armati, per le altre navi della flotta indiana. Ora il raffreddamento delle relazioni viene a cancellare questo ricco contratto, aprendo anche la strada ad accordi diversi.

Missile Brahmos

Nelle contese bilaterali meglio la Grecia

Allo stesso tempo, l’India sta rafforzando i suoi legami con la Grecia. La visita del Primo Ministro Narendra Modi in Grecia nel 2023 ha aperto una strada di cooperazione tra i due Paesi.

Si è parlato anche di una collaborazione nel settore della difesa. La visita del Primo Ministro Modi in Grecia è stata la prima di un Primo Ministro indiano in quattro decenni, dalla visita di Indira Gandhi nel 1983. Il Primo Ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha ricambiato la visita in India nel febbraio 2024.

Il Capo dello Stato Maggiore della Difesa Nazionale ellenica, il Generale Dimitrios Choupis, ha appena concluso una visita in India, dove ha visitato i produttori di armi indiani, le basi di combattimento dell’Aeronautica Militare indiana e una base di trasporto. La base di trasporto nell’India centrale è probabilmente Agra, che ospita la flotta di trasporto russa dell’India insieme ai suoi ‘Radar volanti’.

Nella base Sukhoi, il Generale greco ha assistito alle acrobazie a bassa quota dei Sukhoi Su-30 MKI e ha interagito con il personale dell’IAF. Questo avviene dopo che i Sukhoi indiani hanno partecipato a un’esercitazione aerea ospitata dall’Aeronautica Militare greca nel 2023 e hanno condotto esercitazioni con i jet da combattimento F-16 e Rafale greci sopra la Grecia e il Mar Mediterraneo.

La Grecia, facendo parte dell’alleanza NATO guidata dagli Stati Uniti, potrebbe essere di grande aiuto tattico per la Forza Aerea indiana. La Forza Aerea Ellenica (HAF) utilizza i jet Rafale, che sono utilizzati anche dalla Forza Aerea Indiana, e questo potrebbe aprire la porta a collaborazioni nell’addestramento e nell sviluppo delle procedure di manutenzione.

Però c’è un aspetto più importante: la Grecia utilizza, come il Pakistan, gli f 16C/D, e l’India potrà imparare molto sulle loro capacità dall’interscambio militare con un paese in un altro quadrante strategico e che, sicuramente, non è una minaccia per New Delhi.

Tra l’altro l’India ha mostrato anche i propri armamenti terrestri che hanno un rapporto qualità prezzo molto conveniente per un paese occidentale compratore di armamenti come la Grecia. Abbiamo già parlato del desiderio dell’India di diventare una protagonista nel settore dell’industria degli armanenti.

Questo indica che i contratti militari saranno in arrivo. Come riportato recentemente da EurAsian Times, le voci dei media greci si sono rafforzate a favore dell’acquisto di un'”arma veramente strategica dall’India” – il missile da crociera supersonico BrahMos – per contrastare i progetti nefasti della Turchia nel Mar Egeo e nel Mare di Creta.

Il Greece City Times, in un articolo, sostiene che: “Equipaggiare le isole dell’Egeo orientale (che la Turchia considera come proprie e occupate illegalmente dallo Stato greco) con array Brahmos terra-mare, in combinazione con la loro lunga gittata e la breve distanza dalla costa dell’Asia Minore, significherebbe ridurre al minimo il tempo di reazione dei radar delle navi militari turche, soprattutto in condizioni di saturazione missilistica da parte dei lanci di massa degli array di difesa costiera Brahmos greci dispiegati sulle isole dell’Egeo orientale”.

Ovviamente questo interesse dovrebbe preoccupare i principali fornitori della Grecia , cioè Francia e Germania: rischian di perdere un cliente molto proficuo a favore del nuovo alleato, ma questi sono le conseguenze dei nuovi equilibri globali.


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