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L’esercito USA testa THOR contro gli attacchi di sciami di droni

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L’esercito USA si sta attrezzando per contrastare gli attacchi high tech. L’arma a microonde Tactical High-Power Operational Responder (THOR) dell’aeronautica militare statunitense ha neutralizzato uno sciame di droni in una recente prova.

Condotta presso il Chestnut Test Site in New Mexico, l’attività ha simulato un attacco reale di uno sciame a mezzi militari.

Il THOR ha agganciato i bersagli e li ha fatti cadere dal cielo usando i suoi impulsi a microonde non cinetici e a velocità di luce.

Secondo il responsabile del programma, Adrian Lucero, l’arma si è dimostrata efficace nel neutralizzare più bersagli, anche se non era mai stata testata prima contro i tipi di droni utilizzati nella prova.

Il THOR è stato eccezionalmente efficace nel disabilitare lo sciame grazie al suo ampio raggio, alle elevate potenze di picco e al suo movimento rapido del giunto cardanico per seguire e disabilitare i bersagli“, ha spiegato.

Affrontare le minacce dei droni

Poiché le minacce dei droni diventano sempre più sofisticate, molti Paesi hanno investito miliardi per rafforzare le loro capacità di contrasto.

Gli Stati Uniti, ad esempio, hanno esplorato diverse tecnologie per proteggersi da tali minacce.

Anche gli investimenti nell’energia diretta per contrastare gli sciami di droni sono aumentati per fornire una protezione migliore e più efficace al personale militare statunitense in qualsiasi parte del mondo.

Oltre al sistema d’arma THOR, gli Stati Uniti hanno in programma di distribuire l’arma a microonde ad alta potenza Leonidas, che neutralizza i droni colpendo la loro elettronica.

Inoltre, il mese scorso BlueHalo ha ricevuto un contratto da 46 milioni di dollari per la produzione di un laser ad alta energia anti-drone da 20 kilowatt da montare sui veicoli della squadra di fanteria.

“L’Air Force Research Laboratory è impegnato nello sviluppo di queste tecnologie avanzate per difendere i nostri membri del servizio in prima linea”, ha sottolineato Ken Miller, capo della divisione elettromagnetica ad alta potenza dell’AFRL.

In questo modo esercito e aeronautica USA pensano di poter affrontare anche attacchi di massa da parte dei droni, simili a quelli che si sono visti in Ucraina.


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