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L’Arabia pensa di invitare la Siria al meeting Lega Arabi. Altra sconfitta per Biden

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L’Arabia Saudita sta pianificando di invitare il presidente siriano Bashar al-Assad al vertice della Lega Araba che Riyadh ospiterà a maggio, hanno dichiarato tre fonti a conoscenza dei piani riportate da Reuters, una mossa che porrebbe formalmente fine all’isolamento regionale della Siria. 

Il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan, si recherà a Damasco nelle prossime settimane per consegnare ad Assad un invito formale a partecipare al vertice previsto per il 19 maggio.

L’ufficio di comunicazione del governo saudita e i ministeri degli Esteri di entrambi i Paesi non hanno risposto alle richieste di commento.

Gamal Roshdy, portavoce del segretario generale della Lega Araba, ha dichiarato che l’organizzazione non è al corrente di ogni mossa a livello bilaterale tra i Paesi arabi.

“Non siamo tenuti a essere informati in anticipo della presunta visita”, ha aggiunto.

La partecipazione di Assad a un vertice della Lega Araba segnerebbe lo sviluppo più significativo della sua riabilitazione all’interno del mondo arabo dal 2011, quando la Siria è stata sospesa dall’organizzazione. Assad era stato boicottato da molti Stati occidentali e arabi per la sua brutale repressione delle proteste, violenza che ha portato a una lunga guerra civile. Il ritorno della Siria nell’organismo di 22 membri sarebbe per lo più simbolico, ma riflette un cambiamento nell’approccio regionale al conflitto siriano. Centinaia di migliaia di persone sono morte nella guerra, che ha coinvolto numerose potenze straniere e ha spaccato il Paese.

Il mese scorso alcune fonti hanno dichiarato alla Reuters che Riyadh e Damasco avevano raggiunto un accordo per la riapertura delle ambasciate dopo il mese sacro musulmano del Ramadan. Il ministero degli Esteri saudita non ha confermato il raggiungimento di un accordo, ma ha detto di essere in trattative con il ministero degli Esteri siriano per riprendere i servizi consolari.

Una delle tre fonti ha dichiarato che le discussioni sono in corso da più di un anno su un elenco di richieste dell’Arabia Saudita che il governo siriano deve soddisfare come condizione per ricucire i rapporti, tra cui una stretta cooperazione sulla sicurezza delle frontiere e sul traffico di droga.

Comunque vada si tratta dell’ennesimo schiaffo alla diplomazia USA, fortemente anti Assad, e pure Europea, al traino di quella USA. Inoltre si tratta di un evidente piacere che Riad fa a Mosca, stretta alleata della Siria. 


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