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La stretta monetaria manda in negativo la crescita delle costruzioni

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Nel dicembre 2022 la produzione edilizia dell’Area Euro è scesa dell’1,3% rispetto a un anno prima, dopo una crescita dell’1,6% rivista al rialzo nel periodo precedente. Si è trattato del primo mese di contrazione da dicembre 2021 e del più forte da agosto 2021, a causa del calo dell’attività edilizia (-1,3% rispetto all’1,4% di novembre) e delle opere di ingegneria civile (-1,5% rispetto al 2,4%). Tra le maggiori economie EA, l’attività edilizia è diminuita in Germania (-8,2% vs. -2,3%) e Spagna (-6,3% vs. -6,9%), ma è aumentata nei Paesi Bassi (4,9% vs. 6,6%) e in Francia (4,1% vs. 1,8%). Su base mensile, la produzione è crollata del 2,5% a dicembre, il dato più alto da settembre 2020.

Questo è l’effetto della politica monetaria restrittiva della BCE, con l’aumento rapido dei tassi di interesse. Il primo dei settori industriali a risentire di un aumento dei tassi di interesse è proprio quello che dei mutui si alimenta, cioè l’immobiliare costruzione. Poteva andare male, ed è andata male, e andrà anche peggio in futuro.


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