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La Polizia britannica si prepara ad un’ondata di crimine a causa dell’esplosione dell’inflazione alla caduta dei redditi

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La polizia britannica si starebbe preparando a una “ondata di crimini violenti e disordini pubblici” mentre il Regno Unito combatte contro una crisi sempre più grave del costo della vita, alimentata dall’esplosione dei prezzi energetici, secondo quanto riportato dal Daily Mail. 

I dirigenti stanno elaborando piani di emergenza per far fronte alle potenziali ripercussioni che potrebbero verificarsi quando milioni di britannici si troveranno ad affrontare le difficoltà economiche di questo inverno. I capi temono che “le turbolenze economiche e l’instabilità finanziaria” possano innescare un aumento della criminalità, in particolare dei reati “acquisitivi”, cioè furti e rapine, come rivela un documento strategico nazionale trapelato. Le autorità temono che nel Regno Unito si verifichi un aumento di taccheggi, furti con scasso, furti di veicoli, frodi online, ricatti e altri reati che “si basano sullo sfruttamento della vulnerabilità finanziaria”.

La preoccupazione degli agenti arriva dopo che l’Ofgem ha aumentato dell’80% il tetto massimo dei prezzi delle bollette domestiche, portandolo a 3.549 sterline a partire dal mese prossimo e lasciando quasi l’88% degli adulti britannici preoccupati per i costi di gas ed elettricità.

Avendo pochi depositi propri, la Gran Bretagna di solito riacquista il gas dal continente durante l’inverno. Quest’anno, questo lascerà il Paese esposto a prezzi più alti e a un’eventuale crisi di mercato se la Russia dovesse spingersi oltre, perché questa volta l’Europa non ha le fonti e le riserve necessarie per rifornire il Regno Unito e questa è la ragione per cui un paese che ha il Mare del Nord come acque territoriali abbia problemi di rifornimento energetico.

Questo allarme mette in evidenza ulteriormente come non si può pensare di superare una crisi energetica senza delle pesanti ricadute di carattere sociale e di ordine pubblico. La grande, pacifica, manifestazione contro i costi energetici, la UE e la NATO a Praga di ieri presenta forse l’aspetto migliore di quanto potrebbe accadere quest’autunno e questo inverno se i governi continuano a pensare esclusivamente a scaricare sui cittadini la crisi energetica. 

 


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