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La morte del comandante di Helbollah in Libano rischia di allargare il conflitto al nord di Israele

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La tensione si sta intensificando al confine israeliano con il Libano dopo l’attacco israeliano di lunedì che ha causato la morte di un alto comandante di Hezbollah e di un altro combattente di Hezbollah nel sud del Libano.

L’attacco di lunedì segue l’uccisione in Libano, la settimana scorsa, del vice leader di Hamas Saleh Al Arouri in un altro attacco israeliano.

Fonti anonime hanno confermato a Reuters che Israele è dietro l’attacco di lunedì, che ha ucciso il vice capo della forza d’élite Radwan di Hezbollah, Wissam Al Tawil. L’attacco israeliano ha preso di mira l’auto su cui viaggiava Al Tawil insieme a un altro combattente di Hezbollah.

Una fonte ha dichiarato a Reuters che con l’assassinio di lunedì la situazione si sarebbe “infiammata”, suggerendo che il conflitto tra Israele e Gaza potrebbe essersi definitivamente spostato in Libano.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu lunedì ha giurato di “fare tutto il necessario per ripristinare la sicurezza nel nord”, come riporta la BBC. Nel nord questi significa non permettere lanci di razzi da parte di hezbollah, evidentemente anche con strumenti preventivi.

Negli ultimi tre mesi sono state uccise decine di persone, tra cui combattenti di Hezbollah, soldati israeliani e civili, anche se Hezbollah si è trattenuto per evitare un’escalation verso una guerra totale con Israele.

Gli osservatori temono che due omicidi di fila e, soprattutto, l’attacco di lunedì a una figura di spicco di Hezbollah possano spingere il gruppo sostenuto dall’Iran oltre il limite.

Luned i prezzi del petrolio si sono scaldati, con incrementi fra 1,5% e il 2%, il tutto più che per i problemi legati ad Hezbollah per i problemi causati dagli attacchi degli Houthi nel mar Rosso, con l’incremento dei costi di trasporto, e all’ondata di freddo che sta colpendo il Nord Europa e la Russia. Comunque l’accumulo di scorte di petrolio della scorsa settimana negli Stati Uniti e un sondaggio che mostra un aumento della produzione OPEC a dicembre hanno esercitato una pressione al ribasso sui prezzi del petrolio.


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