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Adesso il petrolio prezza il rischio degli attacchi Houthi nel Mar Rosso

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I prezzi del greggio hanno toccato i massimi da due settimane a questa parte dopo l’annuncio di BP di voler dirottare temporaneamente le sue navi cisterna lontano dal Mar Rosso a causa dell’intensificarsi degli attacchi degli Houthi yemeniti alle imbarcazioni della zona.

Ecco, ad esempio, l’andamento del petrolio Brent  nell’ultima settimana:

Il Brent ha guadagnato l’1,8% lunedì e prima di oggi ha raggiunto i 78 dollari al barile.

Il West Texas Intermediate ha superato i 72 dollari al barile:


Nonostante la stabilizzazione dei prezzi oggi, i potenziali rischi causati dalle interruzioni delle forniture e dai disordini in Medio Oriente potrebbero portare una significativa volatilità sui mercati petroliferi”, ha dichiarato a Reuters Tina Teng, analista di CMC Markets.

 

Lunedì BP ha annunciato che avrebbe interrotto le spedizioni di petrolio e gas attraverso il Mar Rosso: “Alla luce del deterioramento della situazione di sicurezza per il trasporto marittimo nel Mar Rosso, BP ha deciso di sospendere temporaneamente tutti i transiti attraverso il Mar Rosso” e ha aggiunto che “manterremo questa pausa precauzionale sotto costante esame, in base alle circostanze che si evolveranno nella regione”.

La mossa ha suscitato un’immediata risposta da parte degli Stati Uniti, che hanno annunciato la formazione di una coalizione per intensificare i pattugliamenti nell’area, ottenendo il sostegno di una mezza dozzina di membri della NATO, tra cui Regno Unito e Francia, e dell’alleato del Golfo, il Bahrein.

Il Mar Rosso è una rotta fondamentale per le spedizioni di petrolio a livello mondiale, che porta al Canale di Suez e che gestisce circa l’8% del commercio globale di petrolio, ha osservato Bloomberg in un rapporto. È la rotta commerciale più breve tra Asia ed Europa.

Il rapporto cita un analista del settore energetico secondo cui la cosa principale da tenere d’occhio ora è se gli attacchi si intensificheranno ulteriormente. “Le preoccupazioni più ampie sono se i bombardamenti degli Houthi e il blocco aumenteranno le tensioni nel Medio Oriente e se l’Iran entrerà nella mischia”, ha dichiarato John Driscoll, fondatore e direttore di JTD Energy Services.

L’Iran ha avvertito che una maggiore presenza delle marine occidentali nella regione sarebbe un errore, secondo un rapporto Reuters di oggi.

Nello stesso tempo però l’organizzazione delle flotte nel Mar Rosso dovrebbe essere in grado di riportare la calma nell’area in un tempo piuttosto breve.


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