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La Libia riprende l’export di petrolio dal suo grande giacimento di Sharara

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La National Oil Corp. libica sta revocando la forza maggiore su Sharara, il suo più grande giacimento petrolifero, e sta riavviando la produzione dopo un fermo di due settimane causato dalle proteste che la NOC ha dichiarato il 21 gennaio su X, ex Twitter.

La clausola di interruzione di fornitura per forza maggiore era stata dichiarata il 7 gennaio dopo che i manifestanti della regione sud-occidentale di Ubari hanno chiuso il giacimento per protestare contro l’aumento dei prezzi del carburante, le scarse opportunità economiche e la disoccupazione. Sharara . è gestito da una joint venture tra la National Oil Corp libica, Equinor, OMV, Repsol e TotalEnergies.

La chiusura, che ha colpito anche il giacimento di el-Feel da 60.000 b/d, ha scatenato il timore di ulteriori proteste presso gli impianti petroliferi vicino a Tripoli, tra cui la raffineria di Zawiya e il complesso di Mellitah dell’Eni, che colpirebbero le forniture di gas naturale all’Europa attraverso il gasdotto Greenstream.

La notizia giunge mentre le socieà petrolifere internazionali, tra cui Eni, revocano le cause di forza maggiore e tornano in Libia dopo un periodo di rinnovata stabilità in seguito alla tregua del 2020 tra i governi rivali divisi tra l’est e l’ovest del paese.

Il greggio libico, che è tipicamente leggero, a basso contenuto di zolfo e produce una buona quantità di distillati medi e benzina, è molto apprezzato dalle raffinerie del Mediterraneo e dell’Europa nord-occidentale. Fra i principali importatori di petrolio libico abbiamo prima di tutto l’Italia (5,5 miliardi di dollari nel 2021) e la Germania (3,2 miliardi di dollari) e la Spagna (2,9 miliardi di usd).

La produzione di petrolio della Libia rimane ancora molto al di sotto degli 1,6 milioni di b/g che produceva prima della rivolta del 2011.

Nel mese di dicembre, la produzione è salita a 1,14 milioni di b/g da 1,12 milioni di b/g nel mese di novembre, secondo l’ultima indagine mensile OPEC di Platts, parte di S&P Global Commodity Insights.

I prezzzi del Brent quindi oggi sono in calo per l’aggiunta di questa offerta libica


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