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La Cina si assicura la realizzazione di un importante porto sul Mar Nero. Tutto l’Occidente sconfitto

Il porto georgiano di Anaklia rischia di essere un nuovo punto critico fra Occidente e Georgia

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La scelta di aziende cinesi con un passato di accuse di corruzione potrebbe anche infiammare ulteriormente i legami del Paese con l’Occidente e rimodellare il cosiddetto Corridoio di Mezzo, una rete commerciale globale che trasporta merci tra l’Europa e l’Asia in cui la Georgia funge da nodo strategico. Il tutto dopo la recente crisi della crisi degli operatori esteri.

Finora sono emersi pochi dettagli sull’accordo, ma il 29 maggio il ministro georgiano dell’Economia e dello Sviluppo sostenibile Levan Davitashvili ha dichiarato che la China Communications Construction Company e la China Harbor Investment, con sede a Singapore, erano gli unici offerenti in una gara d’appalto per la costruzione e la gestione di un porto d’alto mare ad Anaklia, una città turistica sul Mar Nero di circa 1.500 abitanti. Ha aggiunto che altre due società cinesi – China Road and Bridge Corporation e Qingdao Port International – serviranno come subappaltatori per il progetto.

Posizione di Anaklia

Un porto in acque profonde in Georgia – che consentirebbe a navi più grandi di trasportare maggiori volumi a un ritmo più efficiente – aumenterebbe le prospettive del Corridoio di Mezzo come rotta commerciale alternativa che aggira la Russia, ma la partecipazione della Cina al progetto, pari al 49%, potrebbe anche essere un colpo alla strategia di Bruxelles di cercare di far crescere il corridoio dopo l’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte di Mosca nel 2022.

Anaklia è il gioiello della corona del Corridoio di Mezzo, il punto di approdo,  se la Cina costruisce una struttura così importante, allora le si dà la capacità e l’opportunità di controllare una rotta molto importante per il commercio tra Europa e Asia.

Questa non è ovviamente una buona notizia per l’Unione Europea, che vede sfuggire perfino la via logistica dei beni cinesi nelle mani del concorrente globale

Rappresentazione del futuro porto di Anaklia

Chi sono le aziende coinvolte?

Durante una recente conferenza stampa, Davitashvili ha dichiarato che, dopo mesi di consultazioni, è stato coinvolto anche un consorzio svizzero-lussemburghese guidato da Terminal Investment Limited Holding, che gestisce porti marittimi in Europa e Asia.

Ma il ministro ha affermato che solo le società statali cinesi hanno presentato una proposta finale e che, sebbene debbano ancora essere espletate alcune formalità tecniche, “la domanda è completa [e] le relative garanzie bancarie sono state presentate” dal consorzio cinese.

La China Communications Construction Company, che guida la proposta cinese, è un attore chiave del progetto di politica estera del leader cinese Xi Jinping, la Belt and Road Initiative (BRI).

L’ambasciatore cinese in Georgia, Chou Qian, ha dichiarato ai giornalisti il 30 maggio che l’azienda è “una delle più famose e una delle più forti società di costruzioni al mondo” e ha realizzato progetti in più di 153 Paesi.

Ma l’azienda ha anche dovuto affrontare controlli per il modo in cui ha condotto gli affari all’estero, in aree che vanno dalla Malesia alla Guinea Equatoriale.

Dal 2011 al 2017, la Banca Mondiale ha vietato all’azienda e alle sue affiliate di partecipare a progetti di costruzione finanziati dalla Banca Mondiale a causa di uno scandalo di frode in un progetto stradale nelle Filippine nel 2009.

China Communications Construction Company è anche il successore legale di China Road and Bridge Corporation, che lavorerà come subappaltatore nel porto di Anaklia e che è stata anch’essa bandita dalla Banca Mondiale per lo stesso incidente nelle Filippine.

Anche la China Communications Construction Company si è vista rescindere il contratto per la costruzione di un porto in Tanzania nel 2014, dopo che erano emerse accuse di funzionari tanzaniani che avevano gonfiato i costi del progetto per soddisfare le richieste dell’azienda cinese.

Nel 2020, gli Stati Uniti hanno anche sanzionato l’azienda per il suo coinvolgimento nella costruzione di isole artificiali e nella promozione della militarizzazione delle zone contese del Mar Cinese Meridionale.

China Harbor Investment ha sede a Singapore ed è il braccio di investimento all’estero di China Harbor Engineering Company, appaltatore di ingegneria e filiale di China Communications Construction Company.

Nel 2018 China Harbor Engineering Company è stata coinvolta in un caso di corruzione di alto profilo, in cui l’azienda è stata inserita nella lista nera del governo del Bangladesh per aver tentato di corrompere un alto funzionario per un grosso contratto di ampliamento di un’importante autostrada.

Un porto strategico sul Mar Nero

Le reazioni all’annuncio del governo georgiano su Anaklia sono state limitate, ma un funzionario della NATO, che ha parlato a condizione di anonimato per poter parlare liberamente, ha espresso preoccupazioni sul ruolo della Cina nell’affare.

“È risaputo che la Cina da tempo cerca di avere influenza nei grandi progetti infrastrutturali d’oltremare. Il Mar Nero rimane un’area di importanza strategica per la NATO”, ha dichiarato il funzionario a RFE/RL.

Gli USA e l’Europa in generale non possono ovviamente opporsi alle decisioni del governo georgiano, ma, tra i precedenti delle società cinesi e le attuali tensioni fra paesi occidentali e Giorgia c’è da aspettarsi che il controllo sulla realizzazione dell’opera verrà ad essere estremamente stretto. Senza considerare che l’Occidente sicuramente informerà l’opposizione locale di qualsiasi irregolarità che venisse registrata.

La Georgia non è nuova all’assegnazione di contratti infrastrutturali di alto profilo a imprese cinesi. Intrallazzi o inettitudine degli altri attori?


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