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Kuiper testa il proprio sistema di comunicazione intersatellitare via laser

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L’iniziativa Project Kuiper di Amazon ha segnato un importante traguardo con il successo dei test in orbita di una tecnologia fondamentale nota come collegamento ottico intersatellitare, Optical Inter-Satellital Link (OISL).

In precedenza Amazon aveva mantenuto il riserbo sui dettagli di questa tecnologia, ma ora è stato rivelato che OISL consente la comunicazione laser tra i satelliti. 

In un recente comunicato stampa, l’azienda ha rivelato che questa tecnologia basata sulla comunicazione ottica impiega laser a infrarossi per trasmettere dati tra satelliti in orbita terrestre bassa.

Ricordiamo che l progetto Kuiper, iniziato da non molto tempo, mira a distribuire uno sciame di piccoli satelliti nell’orbita terrestre bassa (LEO) per migliorare l’accesso globale alla banda larga, in particolare nelle zone più remote del pianeta. Si tratta di una struttura che dovrebbe essere concorrente di Starlink di Elon Musk.

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La dimostrazione tecnologica

La dimostrazione tecnologica è stata effettuata su due prototipi di satelliti Kuiper lanciati in orbita nell’ottobre 2023. Da allora, il team di Kuiper ha testato a fondo il carico utile e la rete di comunicazione end-to-end.

Sia KuiperSat-1 che KuiperSat-2 hanno dimostrato la capacità di trasmettere e ricevere dati a una velocità fino a 100 gigabit al secondo (Gbps) su un collegamento di un’ora durante l’ultimo test.

In questo test dell’OISL di inizio novembre, i satelliti prototipo erano distanti quasi 1.000 chilometri.

È interessante notare che questa tecnologia è stata progettata per consentire la comunicazione laser su distanze ancora maggiori, fino a 2.600 chilometri.

Potrebbe fornire internet alle navi in mezzo all’oceano

Questo sistema consente il trasferimento diretto di dati tra i satelliti, evitando di doverli inviare a terra.

Un vantaggio significativo di questo sistema di comunicazione basato sul laser è la sua capacità di fornire servizi internet in aree prive di stazioni terrestri, come località oceaniche remote e regioni lontane del mondo, anche in scenari di volo. Ad esempio, può consentire a una nave da crociera in mezzo all’oceano o a un aereo transatlantico di trasferire dati in modo sicuro da quasi ogni punto della Terra.

Inoltre, contribuisce a ridurre la latenza, ad aumentare la velocità della rete e a migliorare la sicurezza della trasmissione dei dati.

Secondo Amazon, la sua rete laser mesh dovrebbe accelerare la trasmissione dei dati di circa il 30% rispetto agli attuali cavi terrestri in fibra ottica.

“Con collegamenti ottici inter-satellitari attraverso la nostra costellazione di satelliti, il Progetto Kuiper funzionerà effettivamente come una rete mesh nello spazio”, ha dichiarato Rajeev Badyal, vicepresidente della tecnologia del Progetto Kuiper.

“Questo sistema è stato progettato interamente in casa per ottimizzare velocità, costi e affidabilità e l’intera architettura ha funzionato perfettamente fin dall’inizio”, ha dichiarato Badyal nel comunicato stampa.

Ostacoli affrontati nella progettazione dell’OISL

Stabilire collegamenti laser in orbita è un compito difficile e Amazon ha incontrato diversi ostacoli durante lo sviluppo di OISL.

In primo luogo, i laser devono avere un raggio stretto e il più possibile preciso. Il comunicato stampa sottolinea che: “Per stabilire e mantenere collegamenti laser, è necessario ridurre al minimo la diffusione della luce per garantire un segnale forte”.

In secondo luogo, il sistema doveva essere sviluppato per facilitare la comunicazione fino a 2500 km di distanza, tenendo conto del movimento dei veicoli spaziali che volano a velocità fino a 24 mila km all’ora. Quindi si tratta di mirare un obiettivo incredibilmente veloce e piccolo.

Le connessioni laser nello spazio sono un concetto in crescita. Si dice che Starlink utilizzi questa tecnologia dal 2021, ancche se annunci ufficiali su un uso su larga scala sono stati fatti nel 2023.

Amazon ha firmato contratti con diverse società di lancio di vettori spaziali

Amazon ha piani audaci per dotare ogni satellite sviluppato internamente di diverse connessioni ottiche. Amazon intende lanciare 3.236 satelliti per creare una rete a banda larga in orbita entro la prima metà del 2024. Tutti questi satelliti saranno posizionati a una distanza di 1.000 chilometri l’uno dall’altro.

“Questi test hanno convalidato l’ultima componente dell’architettura di comunicazione avanzata del Progetto Kuiper e i risultati garantiscono che gli OISL saranno operativi sui nostri primi satelliti di produzione, il cui lancio è previsto per la prima metà del 2024”, si legge nel comunicato.

Per il lancio di questi numerosi satelliti, il gigante dell’e-commerce ha stretto partnership con United Launch Alliance, Arianespace, Blue Origin e anche con il suo concorrente, SpaceX.

Starlink di SpaceX, che vanta già oltre due milioni di utenti in più di 60 paesi, ed è la maggiore società oeprante attualmente nel settore.

 


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