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Analisi e studi

Italia: produzione industriale un pelo meglio degli altri, ma comunque male

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L’Italia va male, ma non malissimo, o meglio , va un pochino meglio dei Paesi Bassi e della Germania dal punto di vista industriale. 

La produzione industriale in Italia è aumentata dello 0,2% rispetto al mese precedente nell’agosto 2023, leggermente al di sopra delle stime di crescita zero e in leggera ripresa rispetto al calo dello 0,9% rivisto al ribasso di luglio grazie al rimbalzo dei beni di consumo (1,2% contro -1,5%) .

La produzione si è contratta meno anche per i beni d’investimento (-0,1% contro -1,6%). D’altro canto, i cali si sono accentuati nei beni intermedi (-0,9% contro -0,4%) e nei beni energetici (-2,2% contro 3,6%), suggerendo che il settore è rimasto sotto la pressione degli elevati tassi di interesse della BCE.

Su base annua, la produzione industriale si è ridotta del 4,2%, rispetto al calo del 2,3% rivisto al ribasso di luglio. Comunque meglio del -8% dei Paesi Bassi….

Ecco il relativo Grafico

Ecco invece un’idea di più lungo periodo e su base annua

Almeno non si è avuta l’ennesima decrescita della produzione industriale, come accaduto in Germania e nei Paesi Bassi, ma il calo della produzione energetica è indice che c’è poco da stare allegri. Probabilmente a nostro favore risulta il fatto che avessimo un’industria più “Leggera”, quindi meno energivora in generale, rispetto a quanto accada nei paesi nordici.

Comunque va male, e  manca una seria politica industriale. Tutti a consigliare risparmi, “Parlare con gli investitori” ha detto Visco, ma per cosa se non si salvano le industrie. Risparmiare e chiudere le imprese è una delle cose più stupide che si possano fare.

 


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