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Inflazione e BCE: i soldi messi da parte non generano inflazione, ma non servono a nulla

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Spesso si parla dell’enorme quantità di denaro immessa dalla BCE tramite i vari programmi di QE, fra cui il famoso PEPP (1850 miliardi di euro), e molti rimangono stupiti  di come il tasso d’inflazione rimanga, nonostante tutto, sotto controllo, soprattutto nei paesi che, in passato, sono cresciuti meno. Alla fine per  causare una mini inflazione, comunque mini, al 3% , c’è voluta un’ondata mondiale di aumenti nei costi logistici e in quelli delle materie prime, dal petrolio al gas ai metalli. Praticamente l’inflazione è quasi tutta importata.

Perchè non c’è inflazione? perchè i soldi non sono spesi, ma finiscono in forziei pubblici e privati. Prendiamo per esempio l’Italia: negli ultimi anni, 2020 epidemico compreso, il risparmio complessivo è cresciuto, raggiungendo un picco proprio in quell’anno:

Però, nello stesso tempo, anche il Tesoro haa accumulato un’enrome quantità di denaro nei propri forzieri:

Il tesoro ha accumulato a luglio un record di 140 miliardi di euro nelle proprie casse:  78 miliardi in più di quanto ci fosse nel 2018. Una quantità di denaro enorme, che deriva dalla vendita dei nostri titoli alla BCE, ma che giace inutilizzata e sterile.

Due considerazioni:

  • i soldi non spesi non generano inflazione, ma neppure crescita;
  • i”Contributi” netti da 86 miliardi in 3 anni ci fanno un baffo, dato che abbiamo quasi il doppio in cassa.

Dato che altri paesi han visto un forte incremento dei risparmi privati, ecco perché il PEPP, alla fine, si stato poco influente sulla crescita e sull’inflazione: i soldi sono stati spesi in una parte minima, ed i soldi nei forzieri sono, fondamentalmente, inutili.

 


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