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In ricordo di Mario Tchou, l’ingegnere che con Olivetti spaventò l’America

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L’Italia è sede di grandi misteri, o di grandi sfortune. Uno fu la morte, a brevissima distanza di tempo, dell’ingegner Mario Tchou e di Adriano Olivetti, i due padri di un’elettronica s scienza dei computer italiani incredibilmente promettenti, tanto da essere visti come una minaccia dai principali competitor, americani e tedeschi.

Chi era Mario Tchou (o Mario Chou)? Mario Tchou era un ingegnere di origine cinese, ma di studi italiani. Nato nel 1924 di diploma al Torquato Tasso e inizia gli studi alla Sapienza, ma con una borsa di studio si trasferisce a studiare negli USA. Qui prima acquisisce il dottorato, poi inizia ad insegnare fino a giungere alla Columbia University di New York.

Adriano Olivetti, su spinta di Enrico Fermi, si stava interessando alla costruzione di un super calcolatore italiano completamente a transistor, quindi molto più avanzato rispetto a quelli dell’epoca , funzionanti a valvole. Uno strumento molto più simile ai nostri moderni computer, anche se il “Chip” di silicio era di là da venire. Assieme realizzarono la serie ELEA Elaboratore Elettronico Aritmetico (o Automatico), che dal modello 9003T era un elaboratore elettronico completamente a transistor, molto più avanzato e veloce dei concorrenti. La Siemens ad esempio utilizzava ancora delle valvole nei propri elaboratori. Tchou porta da Pisa alla sede delle ricerche elettroniche, a San Giuliano Milanese, un team giovane ed estremamente innovativo di ricercatori e ingegneri. )003T era una macchina “Multitasking” essendo in grado di effettuare tre operazioni contemporaneamente.

Elea 9003

Tchou non riteneva che l’elettronica italiana avesse da invidiane nulla a nessuno, né americani né inglesi, anche se quelli godevano di enormi investimenti pubblici e nella difesa di cui Olivetti non disponeva. Mario Tchou morì a soli 37 anni in un incidente stradale nel nel 1961. Un incidente misterioso in cui il suo autista perse il controllo dell’auto che si schiantò contro un Tir. Un incidente che avvenne a un anno dalla morte di Adriano Olivetti. Un anno dopo morì Enrico Mattei.

La divisione elettronica della Olivetti venne quindi ceduta alla General Electric e lo sviluppo dell’elettronica italiana prese altre strade. Certo chè è ben strano che Olivetti, Tchou e Mattei muoiano a un anno di distanza l’uno dall’altro. Casualità o disegno?


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