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Immobili occupati: se non volete pagare l’IMU dovete denunciare penalmente

finalmente una sentenza della Corte di Cassazione mette chiarezza sull’IMU per gli immobili occupati, liberando, almeno, dall’ibbligo di pagamento i proprietari.

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La Corte Costituzionale, in via definitiva, ha sanzionato quello che, per molti italiani, è ovvio: se vi occupano un immobile, e quindi non ne avete la disponibilità, NON c’è l’obbligo di versare l’IMU; l’imposta legata alla proprrietà degli immobili.

Però c’è una condizione, che comunque non sarà, pensiamo, sgradita al proprietario: l’occupazione deve essere definita da una denuncia di carattere penale.

Ecco cosa ha detto la Corte Costituzionale nella sua sentenza:L’IMU NON VA PAGATA SE SI È DENUNCIATA PENALMENTE

La Corte costituzionale, con la sentenza n. 60, ha dichiarato l’illegittimità
costituzionale dell’art. 9, comma 1, del decreto legislativo 14 marzo 2011,
n. 23 (Disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale) nella parte
in cui non prevede che non sia dovuta l’IMU per gli immobili occupati
abusivamente relativamente ai quali sia stata presentata una tempestiva
denuncia in sede penale.

La questione è stata sollevata dalla sezione tributaria Corte di cassazione per
violazione degli artt. 3, primo comma, 53, primo comma, 42, secondo
comma, Cost. e 1 Prot. addiz. CEDU, per contrasto con i principi di
capacità contributiva, uguaglianza tributaria, ragionevolezza e di tutela
della proprietà privata in quanto per gli immobili abusivamente occupati e
di cui sia precluso lo sgombero per cause indipendenti dalla volontà del
contribuente verrebbe a mancare il presupposto dell’imposta, ossia
l’effettivo e concreto esercizio dei poteri di disposizione e godimento del
bene.

Secondo la Corte costituzionale, è innegabile che nelle ipotesi in cui un
immobile sia stato occupato in esplicito contrasto con la volontà del
proprietario il quale si sia anche occupato di denunciare tempestivamente
l’accaduto in sede penale, difetti, in relazione all’immobile occupato
abusivamente, la capacità contributiva in capo a chi abbia subito impotente
la suddetta occupazione, cosicché «si finirebbe per tassare una ricchezza
inesistente laddove, invece, ogni prelievo tributario deve avere una causa
giustificatrice in indici concretamente rivelatori di ricchezza» (sentenze n.
10 del 2023 e 120 del 2020).

Ovviamente questa sentenza avrà il vantaggio di vedere finalmente prontamente denunciate le situazioni di occupazione abusiva, se non altro per essere alleggeriti dal carico fiscale legato alla proprietà

Ora mancano due leggi essenziali per il ripristino di una base minima di sicurezza nelle grandi città:

  • una che acceleri lo sgombero degli immobili con l’uso della forza pubblica, e che obblighi gli enti pubblici a intervenire per lo sgombero degli immobili di proprietà illegittimamente occupati;
  • una seconda che punisca i casi di recidiva nei picoli reati, come scippi, borseggi, furti e spaccio di modica quantità. Perché il 90% dei reati è compiuto da un numero minimo di criminali, che però non paga mai per le proprie azioni.

Fatto questo, forse si potrebbe dire di aver fatto un passo avanti

 

 


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