Attualità
Il SIRE ed i nuovi modelli econometrici

I modelli DSGE (Dynamic Stochastic General Equilibrium) tradizionali, quelli che hanno clamorosamente fallito nella previsione della crisi dei mutui sub-prime del 2007/2008, presuppongono un sistema monetario in cui la banca centrale controlla totalmente l’offerta di moneta attraverso strumenti come i tassi di interesse. Questa affermazione è palesemente fasulla poiché oggi l’offerta di moneta complessiva è per il 90% frutto dell’attività di prestito degli operatori bancari privati, quasi del tutto indipendente dalla banca centrale. Integrando però i modelli DSGE con le novità in tema di moneta fiscale create da Moneta Positiva attraverso il SIRE (Sistema Integrato di Risparmio Erariale), il sistema monetario assumerebbe una forma radicalmente diversa:
1 – Il SIRE verrebbe creato direttamente dallo Stato, senza debito associato . Questa emissione ridurrebbe progressivamente nel tempo il meccanismo di creazione monetaria basato sul debito, tipico del sistema bancario attuale.
2- Il sistema bancario tradizionale non creerebbe più la quasi totalità della moneta presente nel sistema economico attraverso il credito, ma agirebbe in concorrenza con il SIRE creato dallo Stato.
Per integrare il SIRE nei modelli DSGE, sarebbe quindi necessario:
Rimodellare l’emissione diretta di moneta: introdurre un agente “Stato” che emette moneta in base alle esigenze dell’economia, senza generare debito. Questo richiederebbe una riformulazione delle equazioni di offerta monetaria più aderenti alla realtà
Predisporre un meccanismo di gestione del SIRE rappresentato come un modulo che regola l’offerta di moneta in base a indicatori macroeconomici come il BES, Benessere Equo e Sostenibile), occupazione, inflazione, agendo come uno strumento di stabilizzazione automatica.
Nei modelli DSGE tradizionali, le equazioni di bilancio degli agenti (famiglie, imprese, Stato) riflettono le interazioni tra risparmio, investimento e debito. Con l’introduzione del SIRE e della Moneta Positiva, queste equazioni andrebbero riviste considerando :
1 -Impatto sul debito pubblico: attraverso l’emissione di SIRE lo Stato ridurrebbe progressivamente l’emissione di titoli di debito sul mercato e questo cambierebbe radicalmente la dinamica e gestione del bilancio pubblico.
2 -Il SIRE introdurrebbe una nuova variabile che tutela realmente, come stabilito anche dalla Costituzione italiana ( art.47), il risparmio privato, sottraendolo alla fluttuazioni e speculazioni del mercato. Questa variabile influenzerebbe le decisioni di spesa pubblica e di redistribuzione, diventando un elemento chiave per la stabilizzazione economica.
Nei nuovi modelli DSGE andrebbero poi analizzati gli impatti ed effetti che le nuove politiche economiche basate sul funzionamento del SIRE avrebbero in caso di shock economici.
Infatti, nel caso di :
- Shock di domanda: in caso di un calo della domanda aggregata, il SIRE potrebbe attivare nuovi investimenti pubblici per stimolare l’economia, mitigando gli effetti negativi dello shock.
- Politiche fiscali anticicliche: il SIRE permetterebbe di testare politiche fiscali automatiche, riducendo la necessità di interventi discrezionali e migliorando la tempestività delle risposte economiche.
- Controllo dell’inflazione e della deflazione: il controllo diretto dell’offerta di moneta attraverso il SIRE potrebbe essere modellato per studiare il suo impatto sull’inflazione e sulla stabilità dei prezzi, offrendo nuove intuizioni sulla gestione monetaria.
- Credit crunch, ovvero riduzione di prestiti al settore privato: in questo caso l’adozione del SIRE potrebbe permettere sia l’erogazione di nuovi prestiti direttamente in Sire, sia la possibilità di utilizzare il Sire stesso come garanzia per ottenere finanziamenti dal sistema bancario tradizionale.
L’integrazione del SIRE nei modelli DSGE aprirebbe la strada a nuove simulazioni e scenari in grado di evidenziare a nostro avviso la enormi potenzialità dello strumento, in grado di permettere a ciascun Paese di seguire una propria politica economica, slegata da vincoli ed ingerenze esterne.
Attraverso il SIRE e l’adozione del BES, il sistema economico diverrebbe:
– più stabile perchè si ridurrebbe la quantità di credito bancario presente nel sistema;
– più performante in termini di crescita equilibrata e sostenibile realizzata attraverso la preferenza della spesa per investimenti rispetto a quella che produce mero consumo o speculazione;
– più omogeno, ovvero andrebbe a correggere le forti disuguaglianze sociali che in questi ultimi 40 anni hanno caratterizzato sempre di più lo sviluppo economico.
L’integrazione del Sistema Integrato di Risparmio Erariale (SIRE) nei modelli DSGE rappresenta un’opportunità sicuramente affascinante per esplorare le implicazioni di un sistema monetario alternativo basato su una Moneta Positiva.
Questo richiede una revisione profonda delle basi teoriche dei DSGE e un adattamento delle loro strutture per incorporare concetti sostanziali come l’emissione diretta di moneta da parte dello Stato senza generare debito. Lo sforzo prodotto aprirebbe però lo spazio per una discussione tecnica e profonda sulle reali potenzialità della moneta fiscale e di come questa andrebbe ad interagire con il sistema economico nel suo complesso.
Noi siamo pronti.
Fabio Conditi e Stefano Di Francesco
Presidente e Vicepresidente dell’associazione Moneta Positiva
http://monetapositiva.it/
Movimento culturale Un Mondo Positivo
https://unmondopositivo.it/
dove puoi trovare libri e corsi per diventare consapevole
Documento di sintesi della proposta SIRE
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