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Il Kirghizistan vieta TikTok per timori sulla salute dei bambini

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I responsabili del ministero della cultura in Kirghizistan hanno richiesto che le autorità digitali blocchino l’accesso a TikTok a causa delle preoccupazioni che la piattaforma video stia “influenzando negativamente lo sviluppo mentale e la salute dei bambini”.

Nella sua petizione al Ministero dello Sviluppo Digitale, il Ministero della Cultura ha dichiarato di essere preoccupato dalla disponibilità incontrollata di contenuti dannosi e dalla mancanza di restrizioni d’età sull’app.

“TikTok immerge l’utente in un mondo virtuale di brevi clip e dopo averle guardate, gli adolescenti cercano di imitare alcuni video, alcuni dei quali possono mettere a rischio la vita”, ha detto il ministero. “La psiche dei bambini è ancora in evoluzione, si stanno appena formando. Tali contenuti possono causare dipendenza e influenzare negativamente lo stato emotivo delle giovani generazioni”.

La mossa contro TikTok è in linea con le tendenze più ampie in Kirghizistan, dove il governo sta perseguendo una censura sempre maggiore in ciò che sostiene essere uno sforzo per mantenere la stabilità sociale e politica. All’inizio di questo mese, l’Ufficio del Procuratore Generale ha annunciato che stava cercando la chiusura di un media indipendente motivando che la sua copertura critica degli eventi attuali sta alimentando il malcontento emotivo tra il pubblico.

I funzionari del Ministero della Cultura insistono sul fatto che la richiesta di bloccare TikTok non giunga all’improvviso.

In dichiarazioni ai media, il vice Ministro della Cultura Chyngyz Esengul ha affermato che ben 18 gruppi non governativi e della società civile hanno supplicato il governo di bloccare l’app.

Il Kirghizistan non è certo un caso isolato nella lotta a TikTok

Come riportato dal New York Times, i legislatori di numerosi paesi occidentali, compresi gli Stati Uniti e il Canada, stanno cercando di limitare l’accesso alla piattaforma di proprietà cinese. Nella maggior parte di quei casi la motivazione formale per vietare TikTok deriva dalle preoccupazioni che il proprietario dell’app possa rendere disponibili i dati degli utenti alle agenzie governative cinesi.

Un ragionamento simile ha sostenuto restrizioni altrove. L’India ha vietato TikTok nel giugno 2020, citando la necessità di proteggere “sovranità e integrità” del paese e la “sicurezza dello stato e l’ordine pubblico”.

Il Kirghizista, che ha una posizione vicina a Pechino, non  fa del bando una questione politica. Anzi non si è lai fatto preblemi sul fatto che le agenzie cinesi raccolgano dati e informazioni tramite le app. Anzi il Kirghizistan nel 2019 ha autorizzato un sistema di riconoscimento facciale tramite telecamente a circuito chiuso i cui dati sono elaborati in Cina.

All’epoca, i gruppi per i diritti umani hanno espresso preoccupazione sul fatto che l’azienda cinese che implementava il progetto – China National Electronic Import and Export Corporation – avrebbe avuto pieno accesso ai dati utilizzati dalla tecnologia di sorveglianza. Non sono mai state fornite spiegazioni su quanto condividerebbe effettivamente questa disposizione in termini di dati.


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