Attualità
DRAGHI E MONTI ERANO COSCIENTI CHE CON L’EURO LE BANCHE ITALIANE SAREBBERO SALTATE, E NON HANNO FATTO NULLA…
Cari amici,
grazie ai nostri potenti mezzi (ma soprattutto grazie a @giangoSGV che per primo ha reperito l’articolo) siamo riusciti a recuperare un articolo del 1997 de La Repubblica in cui si parla della possibile crisi bancaria nel caso di applicazione della moneta unica. Vi proponiamo un estratto dall’articolo:
La moneta unica sarà una catastrofe per le banche italiane. Il loro margine di interesse subirà una riduzione drastica: perderanno da un minimo di 5.500 miliardi a un massimo di 18.500 miliardi. Questa previsione è contenuta nell’ ultimo numero di “Tendenze monetarie”, pubblicato dall’ ufficio studi della Banca commerciale italiana nel numero dedicato alla memoria di Enrico Beneduce, l’ amministratore delegato recentemente scomparso. Questo rapporto, dedicato agli “Effetti di lungo termine dell’ unione monetaria sull’ economia italiana: tassi di interesse e trasformazione del sistema finanziario” viene presentato stamattina a Milano alla presenza del commissario europeo Mario Monti e del direttore generale del Tesoro Mario Draghi. Le stime compiute dall’ ufficio studi della Comit portano a conclusioni allarmanti per il nostro sistema bancario. L’ analisi, si badi bene, non riguarda i costi di adattamento dei sistemi informatici e contabili in vista dell’ introduzione dell’ Euro, che pure non sono trascurabili. No, questo studio si preoccupa solo di quanto accadrà dopo il primo gennaio 1999, quando la moneta unica sarà una realtà, e i suoi effetti si dispiegheranno sulla struttura dei tassi d’ interesse e sul comportamento della clientela.
Come vediamo si trattava di una previsione piuttosto precisa, anche se incompleta, perchè non ha considerato l’ipotesi di una crisi del 2008 e quindi il QE. Ora all’epoca Draghi era Direttore del Tesoro, e fu quindi ben informato della fragilità del sistema bancario italiano nel caso di interessi bassi. Eppure cosa ha fatto come governatore della Banca d’Italia e quindi della BCE sulla materia ? Assolutamente NULLA.
Tutti hanno fatto finta di niente, e quando il bubbone è scoppiato hanno crcato di scaricare la responsabilità sugli altri, oppure si sono nascosti dietro le proprie immunità.
La classe dirigente e politica italiana si rivela come il vero marcio della nazione e colei che la condurrà all’autodistruzione.
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