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DPCM, errata corrige: lo Stato entra dentro casa lo stesso

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Mi è stato detto che con articoli come l’ultimo su un dpcm non ancora pubblicato, ma una bozza, ci si scredita. E’ vero che è stato presentato come se fosse stato pubblicato, ma in realtà non ho assolutamente detto né che era una bozza né che era il dpcm definitivo. Era una bozza fatta circolare – da chi? – che tutti hanno presupposto che fosse la bozza corretta.

Conteneva quanto era stato comunicato da Speranza e da Conte a proposito della “forte raccomandazione” di non fare feste a casa con oltre 10 persone, affiancata alla possibilità di fare entrare le forze dell’ordine per controllare. Speranza aveva parlato, in una risposta a Fazio, della possibilità di violare il domicilio “su segnalazione”.

E poi arriva il vero dpcm, oggi, e capisci che si trattava di altri trucchi comunicativi: si sonda il terreno con dichiarazioni shock anche messe per iscritto e fatte appositamente circolare e si prepara il terreno, tirando troppo la corda, per fare accettare poi un dpcm che per quel che riguarda l’inviolabilità del domicilio risulterà apparentemente rassicurante.

Quanti avranno tirato un sospiro di sollievo quando hanno visto che era sparita la possibilità per la polizia di entrare in casa, per arrestare una festa di oltre sei invitati? E nel sospiro di sollievo passa inosservato il fatto che nella bozza si parlava di un massimo di dieci invitati, sceso drasticamente a 6 nel dpcm definitivo.

Tirando un sospiro di sollievo al leggere che il dpcm ha validità “solo” per un mese e non fino al 31 maggio, ci stiamo preparando  inconsciamente all’idea che non ne usciremo presto, almeno fino a quando abbiamo questo governo di golpisti. Sappiamo che questi atti amministrativi, di rango inferiore, sono prorogabili anche quando sono dichiarati non prorogabili  dal decreto stesso, in pratica Conte sta prescrivendo qualsiasi cosa, basta che segua lo script.

La lunghezza e la “tecnicità” dei dettagli regolamentanti la nostra vita sono talmente abbondanti da risultare indigesti, e comunque il risultato è molto peggiore e più orwelliano della prima bozza.

La tecnica risiede nell’attirare l’attenzione su un fatto appariscente, scioccante per poi lasciar passare inosservate altre cose mostruose, inaccettabili in una lunga lista nauseabonda del nostro margine sempre più risicato di manovra.

Ed è già mostruoso che un Conte qualsiasi messo li non certo da noi si permetta di dettagliare quello che si può fare e quello che non si può fare: con il trucco dell’elenco restrittivo, in modo esauriente, si restringe tragicamente e illegalmente direi tutte le libertà e i diritti costituzionali. E così facendo si aggira completamente la Costituzione, che non è aggirabile, e la legge fondamentale dello Stato.

Il golpe è servito. E siamo solo agli inizi.

E inaccettabile – affine a crimine contro l’umanità, già praticato durante al lockdown – è la visita ai parenti praticamente vietata in ospizi, ospedali, rsa, ecc. La disumanità in un decreto, ma nessuno dico bene NESSUNO ne ha parlato. La tecnica è in parte riuscita, in parte c’è una pletora di giornalisti collaborazionisti.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Il divieto di visita ai moribondi o alle persone che stanno male, è la parte più nazista del decreto.

L’articolo 1 è composto di 8 pagine che dettagliano tutto della nostra vita, manca solo la mascherina al cesso, o nel letto coniugale anche se qualcuno ci sta già pensando, e statene certi, che se si continua così, si arriverà anche a questo, con le telecamere in casa, che peraltro sono già incluse nei vostri schifosi smartphone (di sicuro lo spionaggio sonoro è sempre on).

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Nel trucco dell’elenco restrittivo, in modo implicitamente esauriente, si  descrive la possibilità ad esempio di andare al parco, o di far giocare i bambini, ma secondo condizioni stringenti e il divieto di assembramento, distanza interpersonale, e dispositivi di sicurezza.

Sono regolate le attività sportive e motorie con la distanza di DUE METRI, sono regolati gli eventi e le competizioni ufficiali, e dettagliate TUTTE le fattispecie. Vengono sospese le attività nelle sale da ballo e discoteche e assimilati, ALL’APERTO O AL CHIUSO. Vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto. Le cerimonie civili o religiose con la partecipazione massima di 30 persone. Rispetto alle abitazioni private è “fortemente raccomandato di evitare feste, nonché di evitare di ricevere persone non conviventi di numero superiore a sei. Consentite le fiere e i congressi con i protocolli.”

Tutto diventa una concessione. Si potrà continuare a fare commercio a condizione che. I luoghi di culto, i musei, la cultura “a condizione che”. Sospesi  invece i viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche, le trasferte di lavoro, laddove si può utilizzare lo smartphone.

Spiegatemi perché, in un dpcm di ottobre che dovrebbe durare un mese, si prevedono le norme maniacali per le attività balneari ?

Idem per  la ricezione turistica, ormai morta, la ristorazione, la cura alla persona ecc ecc

Il commercio al dettaglio si svolge “a condizione che sia assicurato”: cioè i commerci possono lavorare a condizione che, il lavoro diventa una concessione del despota. Non hanno scritto che i commercianti sono tenuti a osservare determinate prescrizioni per la sanità, no, hanno scritto che possono svolgersi le attività commerciali a condizione che. Idem per le attività dei servizi di ristorazione, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, sono consentite fino alle ore 24 con consumo al tavolo e sino alle ore 21 in assenza di consumo al tavolo. Divieto di permanenza e consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le ore 21.

I servizi alla persona “sono consentiti a condizione che” siano compatibili con lo svolgimento dell’andamento della situazione epidemiologica ecc.

Naturalmente restano garantiti i servizi bancari, assicurativi, settore agricolo, zootecnico ecc

Per i trasporti pubblici, punto dolente del sovraffollamento dei pendolari, sorprendentemente, invece di prevedere l’aumento dei mezzi, si prevede la riduzione e la soppressione dei viaggi per garantire i servizi minimi essenziali. Sono ridotti anche i servizi internazionali, automobilistici, ferroviari, aerei, marittimi o nelle acque interne. Questo è il punto che dovrebbe far capire il vero scopo dei dpcm; non l’igiene e la sanità pubblica ma la restrizione dei nostri viaggi, altrimenti avrebbero aumentato i mezzi dei trasporti pubblici invece di ridurli, onde evitare il sovraffollamento dei pendolari. Questo è un terrorismo distillato con la minaccia delle deportazioni e via crucis per presunzione di “positività” con tutte le conseguenze che comporta per chi non può permettersi le quarantene e di smettere di lavorare, perché non pensionato o non stipendiato dallo Stato.

No, questo non è un lockdown. In pratica Conte ci sta dicendo che sta evitando il lockdown e di fatto ce lo sta imponendo. Tutta la sua comunicazione manipolatoria funziona così.

Si impongono anche restrizioni di viaggio in tutti i paesi che non si trovano negli elenchi A, B, C, D, oltre ai paesi dell’elenco F (Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana, Kosovo, Montenegro, Colombia). Cioè i viaggi sono vietati tranne eccezioni, salute, lavoro, studio, famiglia, e a condizione di passare  una trafila terrorizzante tra falsi tamponi e quarantene. Perché tutto è fatto per renderli impossibili, per poi ventilarci la “salvezza”: il passaporto vaccinale in una comoda app dei vostri schifosi smartphone.

Conte ha dichiarato che la nostra economia si è rimessa a correre, quasi rammaricato, bisogna un po’ frenarla sembra aggiungere, con questa misura.  Come al solito mente – questione di punti di vista, si vede che lui vorrebbe fermarla completamente per ordini venuti dall’alto – e al contrario langue. Quattro milioni e mezzo di italiani hanno perso il lavoro. Come dice bene Sgarbi qua in questa pièce memorabile:

https://www.youtube.com/watch?v=KOfDS6XLVvA

Abbiamo assistito a una Palombelli attonita quando ha saputo che il suo collega per andare di fronte a Palazzo Chigi ha dovuto chiedere un’autorizzazione, e che per di più deve rimanere fermo, guardato a vista dai poliziotti:

Aspettiamo che si svegli anche lei invece di continuare a propalare falsità sui vaccini ma lei fa parte di quella costruzione della propaganda di regime basata sul terrore, che faceva dire a Goering, quando gli si chiedeva come aveva fatto il popolo tedesco ad accettare tutto questo:

“E’ stato facile, non ha nulla a che fare con il nazismo, ha a che fare con la natura umana. Lo puoi fare in un regime nazista, socialista, comunista, in una monarchia e anche in una democrazia. L’unica cosa che si deve fare per rendere schiave le persone è impaurirle.
Se riuscite a immaginare un modo per impaurire le persone, potete fargli fare quello che volete.”

Nforcheri 14/10/2020


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