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CVD, violazione di domicilio prevista nel decreto! Fino al 31 maggio 2021!

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Avete bisogno di un disegnino? Eccolo.

Come volevasi dimostrare, e come spiegato nell’articolo La Retorica di un manipolatore, nel nuovo decreto del presidente si predispone la possibilità di entrare in casa per controllare LE FESTE PRIVATE. Si vietano le feste private in casa con più di dieci persone (stamattina si parlava di SEI): le forze di sicurezza potranno entrare in casa per verificare. E i matrimoni con più di dieci invitati, saranno INVALIDATI, i funerali non potranno avere più di 15 persone.

Il decreto ha effetto fino al 31 maggio 2020 !!! Cioè dopo la fine (??) della proroga dell’emergenza. Che naturalmente hanno già previsto di riprorogare. (Decreto  del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 ottobre)

Punto primo, non ci sono i presupposti di legge per consentire la violazione del domicilio la cui inviolabilità è sancita dalla Costituzione la quale specifica all’articolo 14 che le eventuali ispezioni, perquisizioni o sequestri sono possibili solo nei casi e nei modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale e cioè con decisioni giurisdizionali oppure per motivi di sanità e di incolumità pubblica, regolati da leggi speciali.

Ora i dpcm non sono leggi speciali, ma atti amministrativi adottati nel contesto di una proroga di uno stato di emergenza abusivo  e non fondato dalla legge, poiché basato sulla normativa della procedura civile che prevede stati di emergenza solo in casi di calamità naturali e NON in casi di emergenza sanitaria.

Per cui tale violazione di domicilio potrebbe eventualmente essere giustificata da una decisione del tribunale, e comunque essere regolata da una legge speciale, di rango primario, che al momento non esiste.

Punto secondo, i dati su cui si basa questa “pandemia” sono errati, FALSI, basati su un prelievo dei tamponi che oltre ad essere invasivo non offre risultati affidabili perché – come già detto in precedenti articoli (1) – per ammissione stessa dei produttori di reagenti, provocano falsi positivi per reazioni incrociate con altri patogeni e, come spiegato da più scienziati e medici, ivi compreso dal Dott Bassetti, generano una percentuale di falsi positivi, a causa di una sensibilità amplificata nell’esame, che può oscillare dal 70 al 95%.

Per chi volesse approfondire, il candidato al premio Nobel per la medicina Dott Scoglio lo spiega qua https://www.facebook.com/notes/stefano-scoglio/i-tamponi-covid-19-producono-fino-al-95-di-falsi-positivi-confermato-dallistitut/10219184857114453/

Punto terzo, sia pur sulla base di questi dati di positivi sovradimensionati, le cui vittime sono trattate come appestate da segregare in ospedali o strutture covid, sebbene siano senza sintomi e a loro spese, e il cui numero cresce comunque in modo spropositato con l’aumento esponenziale di clandestini, se esaminiamo statisticamente le percentuali di oggi arriviamo a un quadro ridicolmente lieve che mi accingo a spiegare.

Oggi, 11 ottobre i dati Covid sono stati di un incremento di 5456 positivi su un totale di 104658 testati, ossia una percentuale del 5.21% sui testati, in aumento rispetto ai giorni scorsi. Su un totale di 79065 positivi totali, 5419 sono ricoverati con sintomi cioè il 6.8% – in aumento – mentre 420 sono in terapia intensiva (lo 0.50% dei positivi), gli altri sono in quarantena, asintomatici, cioè il 92.7%.

Se facciamo la percentuale sulla popolazione totale di 60 360 000 – numero che non tiene conto delle migliaia di sbarchi in queste settimane –  il tasso dei ricoverati con sintomi rispetto ai positivi crolla allo 0.09% mentre il tasso dei malati in terapia intensiva crolla a … ZERO. Ho un bel provare a mettere nella casella del mio programma di calcolo il risultato della percentuale che rappresentano 420 malati in terapia intensiva su un totale di 60360000 abitanti, lo 0.00004% si arrotonda automaticamente a 0.

Se poi estrapoliamo il dato percentuale dei positivi rilevati sul numero di tamponi effettuati (5.21%) sulla popolazione totale, troviamo che ci se oggi facessimo i tamponi a tutti, sarebbero 3 144 756 positivi asintomatici in tutto il paese, e quindi pensiamo alla tesi dell’eminente virologo Dott Tarro che ha spiegato come l’aumento della percentuale di positivi asintomatici trovati sul numero di tamponi effettuati (anch’essi aumentati) sia dovuto al diffondersi di una immunità di gregge. Più positivi, più asintomatici, o ricoverati con sintomi lievi. In terapia intensiva, come dichiarato da più medici, ci vanno quei pazienti anziani debilitati con varie malattie pregresse, che sono poi coloro che più facilmente si contagiano con patogeni nosocomiali.

Punto quarto, sarebbe interessante capire a quanto ammontano i finanziamenti per ricoveri e terapie intensive covid, e che cosa succede per la classifica di morti Covid – e terapie intensive – quando ogni settimana si leggono storie, dai diretti familiari interessati, di persone decedute, classificate covid ma morte di altro. Regolarmente leggiamo di casi come questi:

Ora sui decessi, si contano oggi 26 decessi, ossia lo 0% sulla popolazione totale e lo 0.00008% sull’estrapolazione di 3144756 positivi oggi se si fossero fatti i tamponi a tutti.  Cioè statisticamente ZERO.

Queste non sono opinioni, sono statistiche inoppugnabili.

Mi stupisce che tra tutti i professionisti, legali, medici, economisti e politici, non si sia fatto avanti alcun esperto in statistica, magari farebbe meglio di me.

Punto Quinto. Se davvero la situazione fosse così pericolosa, allora chiuderebbero i porti e invece hanno fatto il contrario, hanno cancellato i decreti sicurezza e gli sbarchi di persone positive si sono moltiplicati.

Mi sono esaurite le parole.

Punto chiuso.

Nforcheri 12/10/2020

  1. https://scenarieconomici.it/covid19-la-verita-sui-tamponi/ https://www.nytimes.com/2020/08/29/health/coronavirus-testing.html

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