COSA PUO’ SUCCEDERE VENERDI’ SE VINCE IL BREXIT

Lasciamo stare per un attimo le considerazioni di carattere politico, cosi come i sondaggi, variabili  come il tempo atmosferico, e concentriamoci sugli effettivi possibili risultati a brevissimo termine di una eventuale, per quanto ora meno probabile, vittoria del Brexit.

L’effetto più probabile sarebbe un colpetto sulla quotazione della sterlina. Vediamo come sono andati i cambi nell’ultimo mese

I movimenti sono stati sensibili, ma non drammatici, neppure nel momento in cui il Brexit sembrava quasi certo. Potremmo aspettarci che venga superato il tetto dello 0,8 pound per un euro, magari anche toccando punte sopra lo 0,82, in via temporanea. Un valore fra 0.8 e 0,81 potrebbe diventare il nuovo tasso di riferimento.  Nel brevissimo potrebbe anche accendersi la domanda di dollari americani dal Regno Unito, e la BoE pare sia già pronta ad un eventuale intervento d’emergenza con immissione di valuta sul mercato, ma si tratterebbe di una operazione spot e di breve termine, tanto per placare i timori più immediati.

Comunque potrebbe vedersi una leggere spinta inflazionistica legata alla svalutazione. Nulla di drammatico, ma si potrebbe risalire a valori fra il 3-4% all’anno a fronte di una presunta svalutazione dell’ordine del 15%.

Per quanto riguarda l’azionario sicuramente ci sarebbero contraccolpi sulla borsa inglese, con le azioni più esposte appartenenti alle aziende più sensibili ad una svalutazione di breve-medio periodo, quali le compagnie aeree (quindi occhio a Ryanair ed Easyjet) , e della grande distribuzione, soprattutto quelle che sono più dipendenti sui beni  importanti. Quindi alcune società di servizi (assicurativo e bancario) che realizzano gran parte del proprio business con l’Europa e che , più che altro , potrebbero essere colpite dal timore di contraccolpi normativi.

Venerdì vedremo cosa ne risulterà.