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Convegno italo-ungherese sull’economia in Ungheria

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2023-10-11_Convegno Economia Ungheria_Moneta Positiva

Il giorno 11 ottobre 2023 si è tenuto a Lakitelek in Ungheria, un evento unico nel suo genere, un convegno italo-ungherese dal titolo “Si può realizzare un mondo positivo?”, nel quale n.5 economisti italiani, non appartenenti al pensiero unico mainstream, si sono confrontati con n.5 illustri economisti ungheresi, sul futuro dei nostri due paesi e più in generale sul futuro dell’umanità.

Gli economisti italiani invitati erano: l’inossidabile Antonino Galloni, il Presidente dell’associazione Moneta Positiva Fabio Conditi, il papà della moneta fiscale Marco Cattaneo, il talentuoso Guido Grossi ed il Vicepresidente dell’associazione Moneta Positiva Stefano Di Francesco.

Nel Canale YouTube Un Mondo Positivo abbiamo pubblicato gli interventi integrali di ciascun relatore italiano e un video dei servizi televisivi realizzati dalle TV ungheresi: https://www.youtube.com/channel/UC8FoI6ogudjv_rL6xndVjtQ.

Questo è il primo intervento di Fabio Conditi su “come si può realizzare un mondo positivo“, cui seguono tutti gli altri ed i servizi televisivi ungheresi.

Invece sul Canale YouTube Moneta Positiva ci sono i video della diretta streaming che è stata fatta, divisa in n.4 parti, con tutti gli interventi sia degli organizzatori, che degli economisti italiani ed ungheresi alternati: https://www.youtube.com/@MonetaPositiva.

Il Convegno è stato organizzato dall’associazione ungherese Belle Arti, dall’Università di Kecskemet, Facoltà di Economia, e dal Centro Culturale Hungarikum, e hanno presentato l’evento:

  • Sándor Lezsák, Vicepresidente del Parlamento Ungherese;
  • József Gaál, Presidente della Camera di commercio e dell’industria della provincia di Bács-Kiskun e Vicesindaco del comune di Kecskemét.

Gli economisti ungheresi, tutti di altissimo livello istituzionale, che si sono confrontati con gli economisti italiani, sono stati:

  • Gyula Pleschinger, presidente della Società Economica Ungherese (MKT) e membro del Consiglio monetario della Banca Nazionale Ungherese (MNB);
  • Katalin Bihari, sottosegretario di Stato, responsabile per lo sviluppo del commercio estero presso il Ministero degli Affari Esteri e del Commercio;
  • Róbert Zsigó, deputato, vicepresidente del Gruppo di amicizia italo-ungherese al Parlamento, Politica familiare ungherese e Unione europea;
  • Dr. Kristóf Lehmann, capo della direzione della politica monetaria internazionale e delle scienze economiche della Banca Nazionale Ungherese (MNB);
  • Éva Palócz, direttrice generale di Kopint-Tárki, vicepresidente della Società Economica Ungherese (MKT).

L’evento è stato ed è sicuramente unico nel suo genere, e per diversi motivi, tutti molto importanti:

  • sicuramente è la prima volta che due nazioni, con due sistemi monetari diversi (l’Italia ha adottato l’euro, mentre l’Ungheria mantiene ancora il fiorino), si confrontano sui problemi economici reciprochi e soprattutto cercano di collaborare per la ricerca di soluzioni comuni;
  • l’Ungheria è rappresentata da politici di rilievo (Vicepresidente del Parlamento, Deputato, Sottosegretario di Stato e Vicesindaco) e da rappresentanti delle maggiori istituzioni monetarie del loro paese, la Banca Nazionale Ungherese (MNB) e la Società Economica Ungherese (MKT), ma si confrontano volutamente (avevano tutti gli abstract delle nostre relazioni) con economisti di nuova concezione, certamente contrari al pensiero unico neoliberista, tanto diffuso in Italia e nel mondo;
  • l’evento ha avuto anche un certo risalto mediatico in Ungheria, erano presenti giornali e televisioni che non si vedono in Italia, segno che gli ungheresi sono molto più liberi e coraggiosi rispetto ai loro colleghi italiani.

Per chi ha voglia di leggere i resoconti ungheresi, ne elenco solo alcuni:

L’Ungheria non è ancora entrata nell’euro, ma ha preso l’impegno di farlo prima o poi. Per ora ha deciso che la decisione è rimandata a dopo il 2030, quindi ha tutto il tempo e la voglia di mettere in campo una terza via che gli permetta di riprendere il controllo della sua economia reale, del suo sistema bancario e del suo debito pubblico. Per questo è molto interessata alle nostre idee, che permettono di esercitare la propria sovranità indipendentemente dall’unità di misura monetaria che viene usata.

Solo in questo modo potrà prendere questa scelta in modo libero e ponderato, decidendo sempre e solo in funzione degli interessi nazionali del suo popolo, come dovrebbe essere in tutte le nazioni, anche nella nostra fantastica Italia.

Noi siamo andati in Ungheria per “parlare a suocera perché nuora intenda”, cioè con l’obiettivo, neanche tanto nascosto, di parlare ai politici ungheresi perché capiscano i politici italiani.

Se gli ungheresi ci ascoltano e sono interessati alle nostre soluzioni, nonostante abbiano una loro moneta sovrana, forse anche gli italiani capiranno che il problema non è l’euro, ma come lo usi.

Fabio Conditi

Presidente dell’associazione Moneta Positiva

https://monetapositiva.it/

Movimento culturale Un Mondo Positivo

https://unmondopositivo.it/


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