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Conte dimentica i disabili, e qualcuno del PD ha cambiato idea! (di A. Depalo)

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Sono contento di sapere che, anche nel PD, qualcuno si stia avvicinando alle posizioni che avevo già espresso in tempi non sospetti. ( https://scenarieconomici.it/ministro-per-le-disabilita-e-la-famiglia-serve-costruire-un-ministero-apposta-non-e-un-insulto-di-andrea-depalo/ ). Era il 9 Settembre 2019 e quella era la mia risposta alle dichiarazioni dell’On.le Argentin, che si esprimeva così sulle novità introdotte da Conte:

“Ministero per la disabilità un insulto ai disabili. Ci vedono come cittadini a parte, noi siamo parte della cittadinanza”. ( http://www.strettoweb.com/2019/09/governo-ileana-argentin-ministero-disabili/890807/ )

Al 29 Aprile 2020, l’On.le Argentin è tornata sul tema, ecco un estratto della sua recente intervista a RadioRadio ( https://www.radioradio.it/2020/04/intervista-ad-ileana-argentin-i-disabili-dimenticati-da-conte-dalla-raggi-da-tutti/?cn-reloaded=1 ) :


Cosa rimproveri, in particolare, al Presidente del Consiglio?

“Non ha voluto prevedere un Ministro sulla disabilità, si è tenuto la delega. Non è voluto tornare sulla questione nemmeno in questo regime di straordinaria emergenza, quando avrebbe potuto affidare la questione al Ministro delle Pari opportunità o ad altra figura istituzionale. Intanto la disperazione, nelle case dove ci sono storie di disabilità grave, è una marea montante, ogni giorno di più“.

Ora, siccome chiudere un articolo dicendo solo “E io cosa avevo detto?” è proprio brutto nei confronti di chi legge, vorrei aggiungere una voce sulla lista “le mancanze di Conte nei confronti delle persone con disabilità” :

Con il Dpcm 26/04/2020, art 3, comma 1 lettera b): “è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità”

Molte persone con diverse gravi patologie (che causano gravi disabilità, a volte certificate con invalidità al 100% e legge 104 art 3 comma 3), rientrano nella casistica di cui sopra.

Tra essi ci sono anche coloro che non hanno lo smart working, poichè la mansione non è adatta a questa modalità di lavoro.

Nel decreto Cura Italia , all’art. 26, era previsto anche uno specifico congedo, fino al 30 Aprile

In qualche modo, queste persone, che non hanno mansioni praticabili in smart-working, sono riuscite a “tamponare” le assenze dal servizio.

Ora che nulla è stato prorogato, coloro che beneficiavano del congedo cosa fanno?

Si mettono in malattia per uno o più mesi?

L’utilizzo della malattia può pregiudicare gravemente il loro periodo di comporto, che deve invece essere conservato e utilizzato in caso di malattia e per il recupero del loro benessere psico-fisico, non certo per la conservazione del posto di lavoro durante una pandemia. E le aziende, per quanto grandi, non possono lasciare a casa, inoperative, delle persone stipendiate, troppo a lungo

L’alternativa sarebbe esporle al contagio.

Siamo al 7 Maggio e non ci sono novità.

Le aziende sono in difficoltà, esattamente come le persone con disabilità che vi lavorano.

Non vorrei trovarmi ancora a dire “E io cosa avevo detto?”….


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