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Clamoroso: la Corte federale canadese giudica incostituzionale lo stato d’emergenza usato da Trudeau contro le proteste dei camionisti

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La decisione del governo di Justin Trudeau di invocare l’Emergencies Act in risposta alle proteste del Freedom Convoy 2022 è stata irragionevole, ingiustificata e ha violato la Carta, ha stabilito la Corte Federale canadese.

La Corte stabilisce che l’uso della legge sui poteri di emergenza da parte del governo canadese è ingiustificato e irragionevole.  Il giudice della corte si è quindi schierato con i gruppi per le libertà civili che sostengono che il governo liberale è andato oltre i suoi poteri e non è stato giustificato nella sua storica invocazione dell’Emergencies Act nel febbraio 2022.

“Ho concluso che la decisione di emettere la Proclamazione (della Legge sulle Emergenze) non ha i tratti distintivi della ragionevolezza – giustificazione, trasparenza e comprensibilità – e non è stata giustificata in relazione ai vincoli fattuali e legali che dovevano essere presi in considerazione”, ha scritto Mosley.

Lo stesso giorno, il vice primo ministro Chrystia Freeland ha dichiarato che il governo non è d’accordo con la decisione di Mosley e ha promesso di fare ricorso.

“La sicurezza pubblica dei canadesi era minacciata, la nostra sicurezza nazionale, che include la nostra sicurezza economica nazionale, era minacciata”, ha dichiarato. “All’epoca ne ero convinto. Era la cosa giusta da fare. Era la cosa necessaria da fare”.

La sentenza di Mosley è stata emessa a seguito di quattro ricorsi legali presentati da gruppi per le libertà civili, tra cui la Canadian Civil Liberties Association (CCLA) e la Canadian Constitutional Foundation (CCF).

Al di là di ulteriori ricorsi la Corte federale ha deciso, almeno per ora, che le misure prese dal governo Trudeau erano illegittime. A questo punto la corte deciderà dei “Remedies”, dei rimedi legali, che verranno presi e che possono andare da misure di carattere penale, come la cancellazione delle procedure in corso o delle condanne, sino a rimborsi pecuniari per chi ha avuto dei danni. Ricordiamo che il governo, con le misure d’emergenza, bloccò e sequestrò i fondi che i membri del “freedom convoy” raccoglievano per sostenere le proprie proteste.

 


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