Euro crisis
Clamoroso! Hans-Werner Sinn (IFO) conferma che Berlusconi voleva uscire dall’Euro e fu quindi silurato da Merkel e Sarko’
Vi avevamo gia’ documentato che Lorenzo Bini Smaghi, ex membro della Bce, la Banca centrale europea che nel libro intitolato “Morire di austerità” l’economista spiegava che
“la minaccia di uscita dall’Euro non sembra una strategia negoziale vantaggiosa (…).
Non è un caso che le dimissioni (…) di Berlusconi siano avvenute dopo che l’ipotesi di uscita dall’Euro era stata ventilata in colloqui privati con i governi di altri paesi”.
Ora arriva una Conferma autorevole da parte di Hans-Werner Sinn, presidente dell’istituto di ricerca congiunturale tedesco, Ifo-Institut (l’Istat Tedesco), che durante il convegno economico “Fuehrungstreffen Wirtschaft 2013” organizzato a Berlino dal quotidiano “Sueddeutsche Zeitung”, intervenendo in un dibattito dedicato alla crisi europea e agli effetti sui paesi meridionali dell’eurozonada detto:
“Sappiamo che, nell’autunno 2011, l’allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha avviato trattative per far uscire l’Italia dall’Euro”.
“non so per quanto ancora l’Italia ce la farà a restare nell’Unione Europea: l’industria nel nord del paese sta morendo, i fallimenti delle imprese sono ormai alle stelle e la produzione industriale è in continuo calo”.
“La possibilità di un’uscita, forzata o voluta, è sempre concreta per Francia, Grecia e Italia; in caso di salvataggio di due paesi come la Francia e l’Italia, con un ammontare di crediti in percentuale del pil pari a quelli concessi alla Grecia, costerebbe alla Germania qualcosa come 4.500 miliardi di euro”.
La notizia e’ clamorosa, ed in una nazione normale sarebbe successo un pandemonio.
A meta’ 2011, lo spread iniziò a salire, a causa di vendite massive dall’estero di BTP: in 8 mesi gli investitori esteri (essenzialmente franco-tedeschi) vendettero titoli italiani per l’iperbolica cifra di 230 miliardi. I tassi dei BTP andarono alle stelle, arrivando a toccare vette allarmanti e l’economia finanziaria del Paese andava verso il collasso. L’esecutivo era sempre più logoro, tanto che l’11 novembre del 2011 il Cavaliere rassegnò le dimissioni. Fu quella l’anticamera della nascita del governo tecnico presieduto dall’ex commissario europeo Mario Monti. Quindi, chi diede il Benservito al Cav, e’ cosa ovvia. Ad Aprile 2012, l’Italia era messa molto peggio che a meta’ 2011 in ogni indicatore dell’economia reale, ma misteriosamente la vendita di BTP da parte Franco-Tedesca si arresto’.
By GPG Imperatrice
Mail: [email protected]
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