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Cina: secondo HSBC il mercato auto elettriche diventerà troppo competitivo

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Con giganti come Tesla e Rivian che muovono il mercato azionario delle società che producono auto elettriche, molti si chiedono se comunque questo non sia un buon settore in cui investire, con potenzialità di crescita notevoli.

Il realtà questo settore sta diventando molto competitivo, con tesla costretta a tagliare i prezzi dei propri modelli più volte, e.. come nota HSBC, proprio la fabbrica del mondo, la Cina, rischia di diventare un ambiente molto difficile per i produttori di auto elettriche.

In una nota pubblicata all’inizio di questa settimana, Yuqian Ding, responsabile della ricerca automobilistica cinese di HSBC, ha dichiarato che la crescente concorrenza “non è sostenibile”. Secondo Ding, in Cina ci sono “troppi” modelli di auto, ha scritto Bloomberg in un articolo di martedì.

Ding prevede che “i costruttori più piccoli e meno avanzati verranno estromessi” man mano che la concorrenza diventerà più forte. Le case automobilistiche più grandi rappresentano il 73% del mercato dei veicoli elettrici del Paese, scrive Ding, il che significa che altri 57 marchi sono rimasti in lotta per il restante 27% del mercato.

Attualmente sono disponibili circa 400-600 modelli ICE e Ding osserva che il 75% dei 250 nuovi modelli che verranno lanciati nei prossimi 12-18 mesi saranno EV. Prevede che la guerra dei prezzi attualmente in corso si arresterà, scrivendo: “La guerra dei prezzi finirà per esaurirsi, dato che la concorrenza spinge fuori dal mercato gli operatori più piccoli, che stanno consumando denaro”. Una spinta che, però, non sarà senza conseguenze né senza dolore..

Prevede che nel 2023 saranno venduti fino a 8,2 milioni di veicoli elettrici e 12,6 milioni all’anno entro il 2025. Entro il 2030, prevede 22,6 milioni di vendite di veicoli elettrici all’anno e ha alzato le sue previsioni sulla base di volumi più elevati e di un aumento delle forniture.

È ottimista su BYD, Li Auto e Geely, mantenendo il rating “buy” su questi nomi e scrivendo che: “I leader stringeranno la loro presa sul mercato. Ad eccezione di Tesla, pensiamo che saranno tutti marchi cinesi di veicoli elettrici”.

E Tesla, per il momento, sta sicuramente mantenendo la sua posizione. Ieri abbiamo notato che, nonostante la guerra dei prezzi, Tesla è riuscita a far crescere le vendite nel Paese del 20,6% su base mensile. Tesla ha venduto 74.212 veicoli ed esportato 19.468 unità nel mese di giugno, consolidando un aumento  del 20,6% dell’output per il produttore di veicoli elettrici, secondo i calcoli di Bloomberg.

Ancora più impressionante per Tesla è il fatto che le vendite di veicoli passeggeri al dettaglio in Cina nel mese di giugno sono diminuite del -2,6 su base annua, scendendo a 1,89 milioni di unità, secondo gli stessi dati. Per fare un confronto su base sequenziale, il balzo mensile del 20,6% di Tesla ha superato il guadagno mensile dell’8,7% della Cina.

Bloomberg ha notato questo fine settimana che le vendite totali di NEV nel Paese continuano a essere la forza trainante della crescita delle vendite. I NEV in Cina sono aumentati del 25,2% su base annua, per un totale di 665.000 unità. La produzione di veicoli passeggeri è scesa dello 0,5% su base annua, ma è aumentata del 10,3% su base sequenziale, raggiungendo i 2,2 milioni di unità.

Se la concorrenza è troppo forte in Cina, dove si riverserà la produzione in eccesso delle fabbriche e marchi cinesi che non vorranno essere scacciati dal mercato? Presumibilmente sui mercati esteri, a partire da quello USA a quello Europeo, colmando un buco di auto EV a prezzi contenuti che per ora non si è ancora materializzato, ma che presto potrebbe crearsi. 

 


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