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Cina: la scarsità energetica per la conversione al Green più colpire la produzione di alluminio e i suoi prezzi

La crisi energetica nello Yunnan sta tagliando la produzione di alluminio con possibilità di ricaduta sui prezzi. Eppure la regione ha puntato tutto , o quasi, sulle energie rinnovabili

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La prevista carenza di energia elettrica nella provincia cinese dello Yunnan nel 2024 potrebbe rallentare il trasferimento di capacità produttiva di alluminio primario nella regione, una tendenza del settore che si è rafforzata negli ultimi anni. Il tentativo di generare più energia pulita sta colpendo la disponibilità di energia della regione e quindi la produzione di materie energivore come l’alluminio. 

Lo Yunnan, al centro della Cina,  è una regione ricca di generazione di energia idroelettrica, ma nel 2024 si troverà ad affrontare una scarsità di energia elettrica, che dovrebbe raggiungere i 27 miliardi di KWh, secondo l’ultimo rapporto del Kunming Power Exchange Center, sostenuto dallo Stato.

Grazie alla disponibilità di energia pulita e alle relative opportunità di decarbonizzazione, negli ultimi anni l’industria cinese dell’alluminio è stata attratta dallo Yunnan e ha trasferito la capacità produttiva nella regione dagli hub tradizionali. Questo ha messo lo Yunnan sotto i riflettori come hub emergente per la produzione di alluminio in Cina. Il governo dello Yunnan ha fissato l’obiettivo della capacità produttiva totale di alluminio primario della provincia a 8,26 milioni di tonnellate all’anno, ma ora questi obiettivi

Il tentativo di porsi in vantaggio rispetto al CBAM

Il trasferimento dell’attività produttiva di alluminio primario sembrava una mossa molto intelligente per le imprese cinesi per porsi in vantaggio nelle forniture di alluminio alla UE sotto il futuro regime del CBAM, cioè di dazi alle frontiere basati sul carbonio: infatti lo Yunnan avrebbe contato su una fornitura energetica basata soprattutto su fonti rinnovabili, con l’idroelettrico a farla da leone.

Il problema che si sta verificando è che le energie green, rinnovabili, si stanno rivelando un grosso problema perché non  affidabili nella continuità di fornitura e soggette a fattori ambientali.

Lotta per l’approvvigionamento energetico nello Yunnan

Le fonderie di alluminio generano un forte consumo di energia, ma negli ultimi anni lo Yunnan ha dovuto affrontare condizioni climatiche sfavorevoli di siccità, che hanno avuto un impatto sulla produzione di energia idroelettrica e hanno portato a persistenti limitazioni della produzione di alluminio. Purtroppo la regione aveva fortmente puntato su questa forma energetica

Generazione energetica nello Yunnan, che mostra come l’energia idroelettrica sia essenziale nella regione

I frequenti tagli alla produzione delle fonderie di alluminio locali a causa della carenza di energia, soprattutto durante la “stagione delle acque basse”, hanno ostacolato i piani delle fonderie di raggiungere l’obiettivo di capacità provinciale.

La stagione delle basse acque in Cina si riferisce tipicamente alla minore disponibilità di risorse idriche e all’esaurimento dei livelli d’acqua, che si verificano soprattutto da dicembre ad aprile.

Alle fonderie di alluminio primario dello Yunnan è stato ordinato di ridurre il consumo di energia elettrica a partire da novembre 2023, il che comporterà un taglio teorico della capacità produttiva di oltre 1,1 milioni di tonnellate, hanno detto le fonti di mercato.

In precedenza, le fonderie avevano chiesto per la prima volta di ridurre la produzione nel maggio 2021, a causa di condizioni simili di fornitura di energia e dei relativi controlli. Queste limitazioni sono state implementate in diversi cicli negli anni successivi.

Il problema è che le attività di fusione dell’alluminio sono costose e possono operare solo per ciclo continuo. Questo fa si che le interruzioni energetiche siano un grave problema per gli impianti, che si trovano ad operare con costi molto più elevati.

La regione è diventata meta dell’attività produttiva

La carenza di energia elettrica è emersa come un collo di bottiglia per lo sviluppo dell’economia industriale dello Yunnan, ha dichiarato il governo della contea di Yanshan in un rapporto di gennaio.

Yanshan, parte dello Yunnan, ospita la fonderia Yunnan Hongtai New Materials. Hongtai ha una capacità di produzione di alluminio primario di 2,03 milioni di tonnellate e circa 1,49 milioni di tonnellate sono state lanciate in seguito, ha mostrato il rapporto del governo.

Capacità di produzione di alluminio primario dello Yunnan nel 2020-2023

Company 2020 2021 2022 2023
Yunnan Aluminum Co 239 267 305 305
Yunnan Qiya Metal Co 0 10 24 35
Yunnan Hongtai New Materials Co 10.583 21.166 100.63 148.777
Yunnan Shenhuo Aluminum Co 75 75 90 90
Total 324.583 373.166 517.63 578.777

Fonte: Governo | Unità: 10.000 mt/anno

Il più grande produttore di alluminio al mondo, la cinese Shandong Weiqiao Aluminum & Power, ha iniziato a trasferire le attività dalla città di Binzhou nella provincia di Shandong alla contea di Yanshan, con una distanza tra le due sedi di circa 2.500 chilometri. Questa capacità è gestita da Hongtai New Materials dal 2019, secondo l’azienda.

Shandong Weiqiao prevede di trasferire un’altra capacità di 1,93 milioni di tonnellate all’anno nella contea di Luxi della prefettura di Honghe nello Yunnan, ha detto l’azienda. Queste operazioni devono ancora iniziare, ha aggiunto.

Il governo dello Yunnan ha cancellato un nuovo progetto di Yunnan Aluminum da 500.000 tonnellate all’anno all’inizio di quest’anno, secondo quanto riportato dai media locali.

In precedenza, Yunnan Aluminum aveva trasferito 135.000 mt/anno nell’ambito della quota di trasferimento a Chalco Qinghai. Yunnan Aluminum ha spiegato il motivo del trasferimento, dicendo che la quota era inattiva e non rientrava nell’obiettivo di capacità totale di 8,26 milioni di tonnellate all’anno stabilito dal governo dello Yunnan.

Che succederà ora?

Lo Yunnan cerca di riassegnare energia elettrica per la produzione di alluminio, ma le preoccupazioni persistono.  La ripresa  della domanda di alluminio è avvenuta prima del previsto, grazie al calo della domanda di energia nella Cina orientale e all’aumento dell’energia eolica e solare.

Tuttavia, le interruzioni di corrente e i controlli sulla fornitura persistono, minacciando la stabilità della produzione. Il trasferimento di capacità produttive all’estero, come in Indonesia, rimane un’opzione per le fonderie cinesi.

Nel frattempo però i problemi rimangono e, nel caso vi fossero ulteriori tagli alle forniture energetiche questo potrebbe avere delle conseguenzi sulla stabilità della fornitura di alluminio e sui suoi prezzi. Nel caso di aumento dei consumi interni cinesi i prezzi potrebbero aumentare non solo sul mercato interno, ma a livello mondiale. 

Ci si attende che i prezzi crescano sino a 2400- 2450 Usd a tonnellata.


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