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Cina: è possibile che ora ci siano 5000 morti al giorni per il covid. Tutta colpa dei lockdown

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L’ultima ondata di Covid-19 in Cina potrebbe essere molto più grave di quanto affermato dal governo, secondo quanto riportato da una società di ricerca britannica, citata dalla Reuters.

Secondo la società di elaborazione dati sanitari Airfinity, più di 5.000 persone stanno probabilmente morendo ogni giorno a causa del COVID-19 in Cina, e l’analisi del rischio di mortalità della società suggerisce che 1,3-2,1 milioni di persone potrebbero morire nell’attuale epidemia di COVID nel Paese. Queste cifre sono “in netto contrasto con i dati ufficiali che riportano 1.800 casi e solo sette decessi ufficiali nell’ultima settimana” e potrebbero far deragliare l’attuale ripresa dei prezzi del petrolio e, in generale, quelli delle materie prime. Per fare un esempio i prezzi del petrolio da un lato dovrebbero crescere per il calo delle riserve negli USA, ma questa recrudescenza del covid-19 in Cina può portare, al contrario, ad un forte calo per mancanza di consumi dal maggior importatore mondiale.

Una brusca inversione di rotta da parte della Cina sulla sua precedente politica di zero covid, in seguito alle proteste, ha sollevato preoccupazioni a livello globale per le infezioni diffuse tra una popolazione vulnerabile e poco vaccinata. Tre settimane fa, Pechino ha annunciato i cambiamenti più radicali alle sue rigide linee guida sul Covid-19, tra cui l’allentamento dei requisiti per i test e le restrizioni ai viaggi.

Inoltre, le persone infettate dal Covid-19 ma con sintomi lievi o assenti possono ora isolarsi a casa invece di convalescere in strutture gestite a livello centrale. La Cina ha anche annunciato l’intenzione di smettere di tracciare alcuni viaggi, riducendo potenzialmente la probabilità che le persone siano costrette a entrare in quarantena per aver visitato i punti critici della COVID-19.

L’annuncio a sorpresa arriva appena un mese dopo che Pechino ha raddoppiato le misure di Covid-19, considerate da molti eccessivamente severe. Per quasi tre anni, la Cina ha attuato alcune delle politiche di controllo della pandemia più severe al mondo, imponendo incessanti blocchi in tutto il Paese, chiudendo le frontiere e conducendo test COVID-19 su larga scala per contenere la diffusione del virus. Ma ora il pendolo si è invertito: secondo le stime di Airfinity, l’ondata potrebbe raggiungere un picco di 3,7 milioni al giorno a metà gennaio nelle regioni in cui i casi sono attualmente in aumento e 4,2 milioni al giorno a marzo in altre province. Aver aperto improvvisamente dopo un lockdown strettissimo ha favorito la diffusione di varianti verso le quali la popolazione non aveva gradualmente sviluppato nessuna immunità. Alla fine la politica più liberista verso il covid-19, che ha favorito la creazione di un’immunità naturale, è stata la migliore.


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