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Analisi e studi

Cina: calo a due cifre di import ed export. Il mondo si sta fermando

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Se la fabbrica del  mondo non esporta e non importa più, non è questo un segnale che qualcosa non va? Eppure proprio questo sta accadendo.

Passiamo ai dati.

Le esportazioni dalla Cina sono crollate del 14,5% su base annua, raggiungendo un minimo di cinque mesi di 281,76 miliardi di dollari nel luglio 2023, il calo più marcato dal febbraio 2020, dopo la flessione del 12,4% di giugno e peggio delle previsioni di un calo del 12,5%, a causa del rallentamento della domanda globale.

Le esportazioni di terre rare sono aumentate del 49% rispetto all’anno precedente, raggiungendo le 5.426 tonnellate, mostrando l’inefficacia o il ritardo delle politiche di USA e UE legate al raggiungimento dell’indipendenza in questi settori.

Tra i principali partner commerciali, le esportazioni verso gli Stati Uniti sono crollate del 23,12% rispetto all’anno precedente, mentre quelle verso i Paesi dell’ASEAN, il principale partner commerciale della Cina, e l’Unione Europea sono scese rispettivamente del 21,43% e del 20,62%. Nei primi sette mesi dell’anno, le esportazioni sono scese del 5% rispetto allo stesso periodo del 2022, attestandosi a 1.94 trilioni di dollari. Ecco il grafico relativo:

Le importazioni in Cina sono scese del 12,4% annuo a 201,16 miliardi di dollari nel luglio 2023, peggio delle stime del mercato che prevedevano un calo del 5,0% e dopo il calo del 6,8% del mese precedente. Si è trattato del quinto mese consecutivo di minori acquisti e del calo più marcato da maggio 2020, a causa del deterioramento della domanda interna, e negli ultimi 12 mesi abbiamo visto sempre segni meno, tranne che in un mese:

Il surplus commerciale cinese resta elevato, ma calante, perché l’export è diminuito più dell’import

Siamo all’ennesimo segnale di recessione mondiale, e si tratta di un segnale forte, perché il calo dell’import-export cinese è a due cifre e, tra l’altro, si innesta su un trend già presente. La cosa eccezionale in questo momento è la resistenza della finanza a riconoscere questa crisi immediata e presente. Stiamo assistendo ad un reale disaccoppiamento fra economia reale e finanziaria. Prima o poi qualcuno dovrà svegliare il mondo e riportarlo alla realtà.

A questo punto dovremo vedere se lo stimolo del governo cinese al settore privato, ooiù volte annunciato, avrà veramente effetto., perché l’economia cinese sembra averne veramente bisogno.

 

 


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