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Cina: altri consistenti aiuti finanziari al settore immobiliare, ma potrebbero non bastare

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La Cina cerca di sostenere il settore immobiliare con nuove misure di aiuto. È positivo che le autorità stiano facendo di più per sostenere il settore immobiliare. Ieri pechino ha annunciato nuove  misure di supporto al debito delle società private, facilitandone la vendita, e questo ha spinto i titoli di alcune società di sviluppo immobiliare a crescere.  Però neuupre questa misura riporterà alla ripresa un mercato che è, comunque, segnato da una crisi con radici profonde.

I titoli di sviluppatori come Country Garden Holdings e CIFI Holdings sono saliti dopo che l’Associazione nazionale degli investitori istituzionali del mercato finanziario ha ampliato il programma di finanziamento obbligazionario a circa 250 miliardi di yuan (35 miliardi di dollari) per le società private, compresi gli sviluppatori.

Il programma, introdotto per la prima volta alla fine del 2018, è una delle “tre frecce” che la People’s Bank of China utilizza per aiutare le aziende private a raccogliere capitali. Gli altri due canali includono i prestiti bancari e il finanziamento azionario.

A settembre, Bloomberg aveva riferito che i responsabili politici hanno chiesto alle banche statali di aumentare i prestiti agli sviluppatori per alleviare la loro crisi di liquidità. Ecco perché viene utilizzato questo strumento finanziario.

Ma come ha sottolineato Lu Ting, economista di Nomura, ci sono ragioni per mettere in dubbio l’efficacia del programma. In primo luogo, i ricavi delle vendite di nuove case sono la principale fonte di finanziamento per gli sviluppatori, molto più di qualsiasi altro canale. L’anno scorso ha rappresentato il 53% dei finanziamenti complessivi per gli sviluppatori, rispetto al 12% dei prestiti bancari.

Nei primi nove mesi, le vendite di nuove case hanno subito una contrazione del 31%. Di questo passo, secondo le stime di Nomura, i finanziamenti degli sviluppatori derivanti dalle vendite di case diminuiranno di 3,3 trilioni di yuan (456 miliardi di dollari) quest’anno. Si tratta di un buco di finanziamento troppo grande. Qui sotto il relativo grafico:

In secondo luogo, la quota di 35 miliardi di dollari di finanziamenti obbligazionari riguarda tutte le aziende private, non solo i costruttori. I costruttori hanno rappresentato il 15% di tutte le emissioni obbligazionarie private tra il 2018 e il 2020, prima di scendere a circa il 9% nel 2021, secondo Nomura. Quindi gli aiuti diretti al settore immobiliare sono molto più contenuti.

Infine, gli sviluppatori devono ancora rimborsare una grande quantità di obbligazioni in scadenza nei prossimi mesi, con circa 30 miliardi di yuan di debito onshore in scadenza entro marzo. Ne consegue che, anche se riuscissero ad accedere al mercato obbligazionario, la raccolta netta di fondi sarebbe limitata dopo il pagamento del debito. Quindi, alla fine, queste risorse potrebbero essere troppo limitate per aiutare effettivamente il settore immobiliare cinese a superare una crisi epocale, legata anche a motivi di carattere demografico


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